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Glossario

Questo glossario multilingue offre definizioni di facile comprensione dei principali termini scientifici utilizzati in ambito di valutazione del rischio su questo sito web. Questi termini e le loro definizioni ricorrono nei nostri prodotti editoriali sotto forma di note a comparsa, per spiegare concetti agli utenti privi di conoscenze specialistiche.
Per l'ortografia viene applicata la variante inglese standard. Gli acronimi sono in maiuscolo mentre i termini sono presentati in minuscolo. Le voci sono tradotte dall’inglese in tutte le 24 lingue ufficiali dell’UE.
Il glossario è un prodotto dinamico soggetto ad aggiornamenti periodici. È possibile suggerire termini mancanti utilizzando il modulo online "Ask A Question".

Clausola di esclusione della responsabilità - Le definizioni contenute nel glossario hanno il solo scopo di aiutare gli utenti di questo sito web a comprendere la terminologia scientifica e potrebbero differire da quelle riportate nella legislazione dell'Unione europea e nell'EFSA Journal.

I


Solo unità tassonomiche biologiche definite in modo inequivocabile sono prese in considerazione ai fini dell’inclusione nell’elenco QPS.

Abbreviazione di “indice di massa corporea”, misura che esprime il rapporto tra il peso e l'altezza di un individuo. L’IMC è calcolato dividendo il peso in chilogrammi per l'altezza in metri quadrati (ossia altezza x altezza). È usato per stabilire se il peso corporeo di un individuo è corretto.

Qualsiasi effetto avverso sul sistema immunitario (per esempio allergia o infiammazione) derivante dall'esposizione a sostanze tossiche.

Qualsiasi organismo estraneo che può svilupparsi in un alimento o mangime in seguito a errori di fabbricazione, stoccaggio o trasporto.

Metodo teorico di ricerca che prevede, in particolare, simulazioni al computer finalizzate a prevedere i probabili effetti tossicologici o di altro genere delle sostanze.

Metodo di ricerca che prevede la sperimentazione su cellule o tessuti estratti da organismi viventi.

Metodo di ricerca che prevede la conduzione di esperimenti su singoli animali vivi o su popolazioni di animali vivi.

Concetto scientifico usato nell’ambito della valutazione del rischio per descrivere tutti i vari tipi di limiti nelle conoscenze disponibili al momento in cui si effettua la valutazione, in base alle risorse concordate. Tali limiti influiscono sulla probabilità dei possibili risultati della valutazione.

Numero di nuovi eventi che si verificano in un determinato periodo di tempo all'interno di una specifica area geografica; per esempio il numero di casi di influenza che si registrano annualmente in Europa.

Il verificarsi di un evento o la sua frequenza (per esempio, una malattia o un deficit in una popolazione).

Parametro che misura la diffusione e l'intensità di un pericolo in una popolazione, o che funge da indicatore del rischio per la salute umana; per esempio, le segnalazioni di scarsa igiene nei negozi di generi alimentari costituiscono un indice del rischio di intossicazione alimentare.

Tipo di indicazione secondo cui una sostanza nutritiva o un ingrediente alimentare influenzerebbe il mantenimento di buone condizioni di salute o il corretto funzionamento dell'organismo, o favorirebbe il controllo del peso.

Asserzione apposta sull’etichetta di prodotti alimentari, indicante che un alimento vanta particolari proprietà nutrizionali benefiche, quali "a basso contenuto di grassi" o "ricco di fibre".

Qualsiasi pratica (per esempio un’affermazione o un'immagine) usata nel marketing alimentare per comunicare che il consumo di un determinato alimento, sostanza o ingrediente può offrire benefici alla salute.

Misura che esprime il rapporto tra il peso e l'altezza di un individuo. L’IMC è calcolato dividendo il peso in chilogrammi per l'altezza in metri quadrati (ossia altezza x altezza). È usato per stabilire se il peso corporeo di un individuo è corretto.

Prima fase della valutazione del rischio, che prevede l'individuazione degli agenti biologici, chimici e fisici in grado di causare effetti avversi per la salute.

Processo che altera il materiale genetico di un organismo modificando, rimuovendo o introducendo nuovo DNA nel suo genoma.

Qualsiasi sostanza aggiunta intenzionalmente a un alimento e destinata a rimanere nel prodotto finito, anche in forma modificata.

Sostanza che uccide gli insetti.

Fonte concentrata di sostanze nutritive o di altro genere destinata a integrare la normale dieta.

Interazione tra un agente patogeno (un organismo responsabile dell'insorgenza di una malattia come un batterio, un virus o un parassita) e l'organismo vivente, o ospite, che può sviluppare la malattia.

Termine usato per descrivere la molteplicità di possibili interazioni tra uomini e animali, che danno origine a una via di trasmissione delle malattie (per esempio tramite generi alimentari o ambienti contaminati).

Sostanza che interferisce negativamente con il sistema endocrino (ormonale), con conseguenti effetti negativi sugli organismi e/o la loro prole.

Blocco di normali attività genetiche da parte di molecole di RNA. Si tratta di un processo naturale, ma può anche essere innescato dai biologi per indagare in che modo i geni agiscono nell'organismo.

Termine statistico usato per descrivere un intervallo all'interno di una distribuzione in cui è probabile si collochino la maggior parte dei dati; per esempio, è probabile che il 95 % degli adulti abbia un'altezza compresa tra 1,4 m e 1,9 m.

Valore stabilito per i macronutrienti che forniscono energia. E’ espresso in termini percentuali (%) dell’energia ricavata da quel macronutriente. Gli RI rappresentano gli intervalli di assunzione adeguati per mantenersi in salute.

Reazione a una sostanza che non è causata da una risposta immunitaria. Le intolleranze sono più frequenti delle allergie ma meno gravi.

Approccio che modifica il materiale genetico di un organismo con una combinazione di sequenze diverse provenienti da un donatore che appartiene alla stessa specie o a una strettamente imparentata.

Stima che tende a produrre risultati non necessariamente esatti per eccesso di cautela, o che fornisce uno "scenario della peggior ipotesi". Spesso usata nella valutazione del rischio per avere la certezza che si tenga conto del maggior numero possibile di rischi.

Trattamento degli alimenti con radiazioni (per esempio raggi X) allo scopo di uccidere batteri potenzialmente nocivi.

Singola sostanza o coltura di microbi ottenuta in forma pura da una miscela di sostanze o batteri.