Nuovi alimenti

Nel corso dei tempi gli europei hanno accolto alimenti e ingredienti nuovi da tutto il mondo e hanno cercato modi innovativi per produrre cibi.

Banane, pomodori, arance, mais, riso e una vasta gamma di spezie furono introdotti tutti dapprima in Europa come alimenti nuovi.

Tra gli ultimi arrivati abbiamo i semi di chia, il frutto del baobab e il giaca.

La legislazione dell’Unione europea definisce “nuovo alimento” qualsiasi cibo che non sia stato consumato in modo "significativo" nell'UE prima del maggio 1997, data in cui entrò in vigore il primo regolamento UE sui nuovi alimenti.

La categoria comprende non solo alimenti e ingredienti nuovi (ad esempio insetti) ma anche alimenti da fonti nuove (l’olio di krill), sostanze nuove utilizzate negli alimenti (gli steroli vegetali) e alimenti trattati con metodi nuovi (il latte con i raggi UV).

Gli “ alimenti tradizionali Gli alimenti tradizionali sono un sottoinsieme dei “nuovi alimenti”. Il termine si riferisce a cibi consumati tradizionalmente in Paesi extraeuropei e comprende alimenti a base di piante, microrganismi, funghi, alghe e animali (ad esempio semi di chia, frutto del baobab, insetti e castagne d'acqua)” costituiscono un sottoinsieme dei “nuovi alimenti”, intendendo con questo termine alimenti consumati in tutta sicurezza in Paesi extraeuropei da non meno di 25 anni.

Oltre 200 “nuovi alimenti” sono ammessi per la vendita nell’UE, e sono tutti consultabili nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti autorizzati.

Ultime notizie

Il 7 maggio l'EFSA terrà una sessione informativa dedicata a soggetti che richiedono valutazioni di nuovi alimenti. La sessione si svolgerà nell'ambito della riunione plenaria pubblica del gruppo di esperti scientifici dell'EFSA su nutrizione Scienza che studia il modo in cui la dieta è correlata al bisogno di sostentamento dell'organismo, nuovi alimenti e allergeni alimentari e si articolerà attorno alle procedure di richiesta, alle iniziative di supporto per i richiedenti, alle valutazioni di carattere riservato e agli aggiornamenti più importanti relativi alla nostra guida scientifica oltre alle valutazioni dei rischi legati ai nuovi alimenti. Se si desidera partecipare online in qualità di osservatore, è necessario iscriversi entro le ore 24:00 del 23 aprile.

Tappe fondamentali

  1. 2024

    Settembre

    Dopo una consultazione pubblica l'EFSA pubblica linee guida aggiornate per nuovi alimenti, alimenti tradizionali provenienti da Paesi terzi e fonti di micronutrienti.

    L’EFSA pubblica una versione aggiornata delle sue administrative guidance and support initiatives valevole per tutte le richieste trasmesse dal 1° febbraio 2025.

    L'EFSA effettua un'approfondita valutazione degli oligosaccaridi del latte identici a quelli umani (HiMO) come “nuovi alimenti”.

  2. 2023

    L'EFSA organizza un colloquio scientifico sulla sicurezza degli alimenti derivati da colture cellulari per prepararsi meglio alle valutazioni scientifiche afferenti al settore.

  3. 2022

    Le valutazioni dei nuovi alimenti a base di cannabidiolo vengono sospese visti i molteplici requisiti in materia di nuovi dati.

  4. 2021

    L'EFSA pubblica la sua prima valutazione di un prodotto a base di insetti come nuovo alimento.

  5. 2018

    Febbraio e maggio

    L’EFSA pubblica una guida amministrativa per i richiedenti e pubblica il primo parere sul concentrato di peptidi di gamberetti secondo le nuove procedure.

  6. Gennaio

    Entra in vigore il regolamento sui nuovi alimenti che attribuisce alla Commissione europea il compito di autorizzare tutti i nuovi alimenti dopo la valutazione di sicurezza dell'EFSA.

  7. 2017

    L'EFSA organizza un seminario online sugli aspetti scientifici di cui tenere conto nella preparazione di una richiesta di autorizzazione per nuovi alimenti.

  8. 2016

    L'EFSA emana nuove linee guida sui requisiti per la presentazione di richieste di valutazione di nuovi alimenti e alimenti tradizionali da Paesi terzi.

  9. 2015

    Novembre

    Il nuovo regolamento sui nuovi alimenti introduce una procedura centralizzata per la loro valutazione e autorizzazione.

  10. Ottobre

    L'EFSA risponde al crescente interesse per il potenziale uso di insetti d'allevamento negli alimenti e nei mangimi con un profilo di rischio descrizione di un problema di sicurezza alimentare che include anche i pericoli ad esso associati, la probabilità di rischi per la salute di una data popolazione e le possibili opzioni di attenuazione del rischio  che competono a chi decide in materia di gestione del rischio che ne individua i potenziali rischi biologici, chimici, di allergenicità Capacità di scatenare una risposta immunitaria abnorme che provoca una reazione allergica in una persona e ambientali.

  11. 2004

    L'EFSA pubblica la sua prima valutazione di una richiesta per un nuovo alimento: l’uso dell’olio Enova.

Ruolo dell'EFSA

Gli scienziati dell'EFSA hanno il compito di vagliare ogni nuova richiesta di autorizzazione di nuovi alimenti in termini di sicurezza dell’alimento in questione.

Quando un nuovo alimento è destinato a sostituire un altro alimento sul mercato, l'EFSA garantisce che il suo consumo non sia nocivo da un punto di vista nutrizionale.

Sono la Commissione europea e le autorità degli Stati membri dell'UE però che decidono se approvare i nuovi alimenti per la vendita sul mercato dell'Unione.

Essi decidono inoltre le condizioni di utilizzo e di etichettatura per ogni nuovo alimento e anche se un alimento debba essere considerato effettivamente “nuovo”.

Nuovi alimenti

L'EFSA effettua le proprie valutazioni di sicurezza sulla base delle informazioni e dei dati presentati nei fascicoli di richiesta.

La aziende che richiedono la valutazione dell’EFSA debbono accludere dati sulle caratteristiche compositive, nutrizionali, tossicologiche e allergeniche del nuovo alimento, nonché informazioni sul suo processo produttivo, sugli usi proposti e sui livelli d’impiego.

Alimenti tradizionali

L'EFSA valuta la sicurezza d’impiego degli alimenti tradizionali provenienti da Paesi terzi, in parallelo con le autorità degli Stati membri dell'UE, sulla base delle informazioni fornite dal richiedente e dei dati disponibili.

I richiedenti devono documentare la sicurezza d'impiego dell’alimento tradizionale in almeno un Paese al di fuori dell'Unione europea per un periodo di almeno 25 anni.

Tendenze future

Le tipologie di richieste di autorizzazione di nuovi alimenti che l'EFSA è chiamata a valutare si vanno evolvendo.

A dicembre 2020 i nostri scienziati hanno tenuto una serie di presentazioni in tema di nuovi alimenti - disponibili nei video qui di seguito - per analizzare tali tendenze.

Introduzione: panoramica del settore dei nuovi prodotti alimentari e ruolo dell'EFSA.

Proteine alternative e loro fonti: temi del video sia le proteine alternative di origine animale, come insetti e alimenti derivati da colture cellulari di origine animale, sia le alternative non animali come piante e alghe.

Carboidrati Famiglia di sostanze nutritive che comprende zuccheri, amidi e fibre di nuova concezione come nuovi alimenti: tema del video le nuove fibre, gli oligosaccaridi del latte identici a quelli umani (ad esempio saccarosio, lattosio) e i nuovi alimenti proposti in alternativa agli zuccheri.

Nuovi alimenti sotto forma di integratori alimentari: tema del video gli estratti di piante, il cannabidiolo di sintesi e i nanomateriali ingegnerizzati.

Domande frequenti

Sì, qualsiasi nuovo alimento che sia stato approvato per la vendita nell'UE è sicuro da consumare. Gli scienziati dell'EFSA valutano la sicurezza di ogni nuovo alimento prima che possa essere immesso sul mercato dell'UE. Eseguono valutazioni approfondite sulla sua sicurezza includendo aspetti come il processo produttivo, la nutrizione, l'allergenicità e la tossicologia. Come per altri alimenti, alcuni nuovi cibi possono contenere allergeni e l'etichettatura è obbligatoria per informare i soggetti a rischio.

Un'azienda alimentare deve richiedere l'autorizzazione alla Commissione europea. L'EFSA ha nove mesi di tempo per completare la valutazione dei rischi per la salute ma, se necessita di ulteriori informazioni dal richiedente, sospende la procedura. Entro sette mesi dal completamento della valutazione dell'EFSA, la Commissione richiede il parere alle autorità degli Stati membri dell'UE. La Commissione e gli Stati membri decidono insieme se approvare un nuovo alimento per la vendita, ma anche i prodotti e le quantità in cui può essere impiegato.

Sì. L'UE richiede un'etichettatura stringente per tutti gli alimenti, in modo che i consumatori possano compiere scelte alimentari avendo a disposizione tutte le informazioni del caso. La Commissione europea e le autorità degli Stati membri dell'UE possono anche richiedere un'etichettatura specifica per i nuovi alimenti (ad esempio per alimenti e ingredienti ricavati da insetti). La citazione degli allergeni in etichetta è anche obbligatoria per informare eventuali consumatori a rischio. L'EFSA non partecipa alle decisioni circa le approvazioni finali o l'etichettatura. Il ruolo dei nostri esperti scientifici è quello di garantire che ciò che le persone scelgono di mangiare sia sicuro. Oltre alla nostra attività scientifica, ci sono anche considerazioni etiche, sociali, ambientali ed economiche di cui le istanze decisionali dell’UE tengono conto nell’autorizzare i nuovi alimenti e la relativa etichettatura. Questi aspetti vengono discussi e decisi dalla Commissione europea insieme alle autorità degli Stati membri dell'UE.

Sì, attualmente sono presenti sul mercato dell'UE cinque alimenti ricavati da colture cellulari vegetali. Il più recente di essi è un prodotto derivato da cellule di mela da impiegare negli integratori alimentari. Gli altri sono estratti vegetali provenienti da colture di cellule vegetali. Nel settembre 2024 l'EFSA ha ricevuto la prima, e finora unica, richiesta di alimenti di origine animale derivati da colture cellulari per un prodotto alimentare ottenuto da cellule di anatra per ricavarne foie gras. La Commissione europea e le autorità degli Stati membri non hanno ancora approvato la vendita nell'UE di alimenti ricavati da colture cellulari di origine animale.

No, l'EFSA è un organismo Essere vivente come l'uomo, gli animali, le piante e i microbi (per esempio, batteri, virus) scientifico consultivo indipendente il cui compito è quello di valutare i rischi per la salute pubblica lungo la catena alimentare. È la sicurezza la nostra priorità. Parimenti non abbiamo alcun ruolo nelle varie considerazioni etiche, sociali, ambientali ed economiche che contribuiscono alle decisioni dell'UE. È la Commissione europea che decide politiche e norme alimentari insieme alle autorità degli Stati membri dell'UE.

Quadro UE

Nel novembre 2015 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato un nuovo regolamento che abroga il regolamento (CE) n. 258/97.

Il regolamento (UE) 2015/2283 relativo ai nuovi alimenti introduce una centralizzazione nella procedura di valutazione e di autorizzazione, rendendo il processo complessivamente più snello.

Dal 1 gennaio 2018 è la Commissione europea ad avere il compito di autorizzare i nuovi alimenti e, come parte integrante della procedura, chiede all'EFSA di effettuare la valutazione scientifica dei rischi per stabilire la sicurezza degli alimenti in questione.

Per la notifica degli alimenti tradizionali provenienti da Paesi terzi il nuovo regolamento semplifica il processo di autorizzazione richiedendo prove della sicurezza d’impiego in almeno un Paese extraeuropeo per un periodo di 25 anni.

La notifica viene inviata alla Commissione europea e poi inoltrata a tutti gli Stati membri nonché all'EFSA. Entro quattro mesi dal ricevimento di una notifica valida uno Stato membro o l'EFSA possono presentare obiezioni circa la sicurezza dell'immissione sul mercato dell'alimento tradizionale notificato.

Gruppo di esperti scientifici

Tema affine