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Gli additivi alimentari

Gli additivi alimentari sono sostanze aggiunte agli alimenti e alle bevande per vari motivi, ad esempio per mantenerne o migliorarne la conservazione, la freschezza, il gusto, la consistenza o l'aspetto.

Molte sostanze impiegate come additivi sono presenti anche in natura come ad esempio la vitamina Sostanza alimentare necessaria in quantità minime per garantire una normale crescita e mantenere in buone condizioni di salute l'uomo e gli animali. La maggior parte delle vitamine sono "essenziali"poiché non vengono prodotte all'interno dell'organismo. C (E 300) e la pectina (E 440) nella frutta, il licopene (E 160d(ii)) nei pomodori e la lecitina (E 322) in una serie di alimenti come il tuorlo d'uovo, i fagioli di soia, le arachidi e il mais.
Gli additivi alimentari possono anche essere di origine animale (ad es. l’acido carminico o E 120, ottenuto dalla cocciniglia) o minerale Elemento inorganico naturale (per esempio, calcio, ferro) che è un indispensabile ingrediente della dieta per mantenere il benessere e la salute. (ad es. il carbonato di calcio o E 170, ottenuto dal calcare macinato), ma possono anche essere sintetizzati chimicamente (ad es. il licopene sintetico o E 160d(i)).  

Nell'Unione europea (UE) tutti gli additivi alimentari sono identificati da un numero preceduto dalla lettera E e la loro sicurezza viene valutata prima che ne venga autorizzato l'impiego. Sono autorizzate nell'UE oltre 300 sostanze come additivi alimentari. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha valutato la sicurezza della maggior parte di esse; alcune erano già state valutate dal Comitato scientifico dell'alimentazione umana presso la Commissione europea prima dell'istituzione dell'EFSA. I nostri esperti scientifici stanno riesaminando la sicurezza degli additivi alla luce delle più recenti conoscenze scientifiche.

Gli additivi alimentari devono sempre essere chiaramente indicati tra gli ingredienti degli alimenti e bevande cui sono stati aggiunti. 
Le etichette dei prodotti e delle bevande devono riportare sia la funzione dell’additivo nell’alimento finito (ad esempio colorante, conservante) sia la sostanza specifica usata, utilizzando il riferimento al relativo numero preceduto da E oppure la sua denominazione scientifica (ad esempio E 415 o gomma di xantano). 

Gli additivi che appaiono comunemente sulle etichette degli alimenti sono: gli antiossidanti (che prevengono il deterioramento da ossidazione), i coloranti, gli emulsionanti, gli stabilizzanti, i gelificanti, gli addensanti, i conservanti e i dolcificanti.

Tutti gli additivi alimentari presenti nei prodotti sul mercato nell'UE devono essere conformi alle specifiche di legge, che, tra gli altri parametri, ne consentono l'individuazione e comprendono anche criteri di purezza minima. 
L’elenco di tutti gli additivi alimentari autorizzati nell'UE, il loro numero preceduto da E e le condizioni d'uso sono accessibili dalla banca dati degli additivi alimentari della Commissione europea. 
 

Ruolo dell'EFSA

L'EFSA fornisce consulenza scientifica a supporto del processo di autorizzazione degli additivi alimentari coordinato dalla Commissione europea. 
Sono la Commissione europea e gli Stati membri dell’UE a decidere in merito all'approvazione degli additivi alimentari ammessi sul mercato europeo e alle condizioni d’impiego (come etichettatura e limiti massimi consentiti). 
I nostri esperti eseguono valutazioni del rischio relativo agli additivi alimentari in base alle richieste della Commissione. 
Le nostre valutazioni prendono in considerazione tutti i dati disponibili sulle proprietà chimiche e biologiche, sulla potenziale tossicità e sulle stime dell' esposizione alimentare Misurazione finalizzata alla valutazione del rischio del quantitativo di una sostanza assunto da una persona o un animale tramite la dieta, che viene intenzionalmente aggiunta o è casualmente presente nella dieta stessa (per esempio una sostanza nutritiva, un additivo o un pesticida). agli additivi.
In tale ambito l’EFSA svolge tre attività principali:

  • valuta la sicurezza di nuovi additivi alimentari o le proposte di modifica a quelli già autorizzati, presentate dai richiedenti ai sensi del regolamento (CE) n. 1331/2008;
  • effettua il riesame di tutti gli additivi alimentari già ammessi nell’UE prima del 20 gennaio 2009, come prescritto dal regolamento (UE) n. 257/2010;
  • risponde a richieste ad hoc della Commissione europea di riesaminare taluni additivi alimentari alla luce di nuove informazioni scientifiche.

Dal luglio 2018 il nostro gruppo di esperti scientifici sugli additivi e aromatizzanti alimentari (FAF) ha il compito di valutare o riesaminare la sicurezza degli additivi alimentari nell'UE. 

Prima di tale data i pareri scientifici sugli additivi alimentari erano formulati dal gruppo di esperti scientifici dell'EFSA sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (gruppo ANS) e, ancora prima, dal gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari, gli aromi, i coadiuvanti tecnologici e i materiali a contatto con gli alimenti (gruppo AFC). 

Nuovi additivi alimentari o nuovi impieghi

Nel 2012 abbiamo sviluppato una guida sui dati da fornire nei fascicoli di richiesta di valutazione dei rischi da additivi. 
I requisiti in termini di dati riguardano:

  • la caratterizzazione dell'additivo, compresa la descrizione della sua identità, del processo di fabbricazione, della composizione chimica, delle specifiche, della stabilità, della reazione e del destino negli alimenti;
  • gli usi e i tenori d'uso proposti, nonché la valutazione dell'esposizione Una delle tappe fondamentali della valutazione del rischio: valutazione accurata degli individui, o delle cose, che sono stati esposti a un pericolo, cui segue una determinazione dei quantitativi interessati. alimentare;
  • i dati sulla sicurezza, comprese le informazioni sul potenziale genotossico dell'additivo, i dati tossicologici diversi dalla genotossicità Capacità di una sostanza di danneggiare il DNA delle cellule. e altre informazioni comunque pertinenti alla sua sicurezza. 

I nostri esperti prevedono di aggiornare queste linee guida entro la fine del 2024.
I più recenti additivi alimentari autorizzati che sono stati integrati nell'elenco dell'Unione in seguito alle valutazioni  effettuate dall'EFSA sono:

E 960d Glicosidi steviolici glicosilati
E 1210 Carbomer
E 246 Glicolipidi

Vedi: Richieste di valutazione per miglioratori alimentari:  regolamenti e linee guida

Riesame degli additivi alimentari autorizzati

Il regolamento CE 257/2010 prevedeva che l’EFSA completasse entro il 2020 il riesame di tutti gli additivi alimentari autorizzati nell’UE prima del 20 gennaio 2009. 
Tuttavia il tempo è stato insufficiente a causa della gran mole di lavoro e della necessità di richiedere dati ulteriori. 
Finora abbiamo sottoposto a nuova valutazione oltre il 70% dei 315 additivi alimentari approvati nell'UE prima del 20 gennaio 2009.

Per le nuove valutazioni degli additivi alimentari a suo tempo autorizzati, gli esperti dell'EFSA verificano tutti i dati - disponibili tramite inviti a presentare dati o ricerche aggiornate in letteratura - rispetto ai requisiti scientifici più recenti emersi da quando l'EFSA o il comitato scientifico dell'alimentazione umana effettuarono una prima valutazione. 

Le parti interessate (ad esempio gli operatori del settore alimentare, le autorità alimentari nazionali, gli istituti di ricerca e il mondo accademico) e/o altre parti in causa svolgono un ruolo fondamentale nel programma di riesame, presentando informazioni pubblicate o non pubblicate da utilizzare nelle valutazioni della sicurezza. 

I più recenti additivi riesaminati dall’EFSA nel contesto del programma sono:

E 968 eritritolo
E 959 neoesperidina diidrocalcone
E 957 taumatina

Tutti i pareri scientifici relativi al riesame degli additivi alimentari sono disponibili sull’EFSA Journal.

Seguito dato ai casi problematici

Durante la nuova valutazione degli additivi alimentari l'EFSA può individuare problemi o lacune nei dati cui occorre dare seguito, ad esempio nei casi seguenti:

  • l'EFSA non è stata in grado di valutare nuovamente e quindi di riconfermare la sicurezza di un additivo e/o di stabilire una dose giornaliera ammissibile Stima della quantità di una sostanza presente negli alimenti o nell'acqua potabile che può essere assunta quotidianamente per tutta la vita senza rischi apprezzabili per la salute. In genere è espressa in milligrammi della sostanza per chilogrammo di peso corporeo al dì e si applica a sostanze chimiche quali additivi alimentari, residui di pesticidi e farmaci veterinari. ( DGA Abbreviazione di dose giornaliera ammissibile, ovvero stima della quantità di una sostanza presente negli alimenti o nell'acqua potabile che può essere assunta quotidianamente per tutta la vita senza rischi apprezzabili per la salute. In genere è espressa in milligrammi della sostanza per chilogrammo di peso corporeo e si applica a sostanze chimiche quali additivi alimentari, residui di pesticidi e farmaci veterinari.) a causa della mancanza di dati scientifici pertinenti;
  • l'EFSA ha abbassato la DGA di un additivo a causa della limitata disponibilità di dati tossicologici;
  • la valutazione dell' esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo. effettuata dall'EFSA suggerisce un potenziale scavalcamento della DGA per una o più fasce della popolazione Comunità di persone, animali o piante della stessa specie.;
  • l'EFSA ha sollevato questioni relative alle specifiche di alcuni additivi di cui al regolamento UE 231/2012.

Per tali casi la Commissione europea ha istituito un programma di verifica per raccogliere ulteriori dati dagli operatori economici interessati. Questi nuovi dati vengono richiesti dalla Commissione europea tramite bandi successivi.

Una volta disponibili i dati richiesti, la Commissione può chiedere all'EFSA di formulare nuovi pareri sugli additivi alimentari precedentemente riesaminati.

Questi pareri di verifica possono interessare solo alcuni aspetti della valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio. (ad esempio la valutazione dei dati sulle impurità Qualsiasi organismo estraneo che può svilupparsi in un alimento o mangime in seguito a errori di fabbricazione, stoccaggio o trasporto., l'esecuzione di valutazioni del rischio per la popolazione di neonati di età inferiore alle 16 settimane, l'aggiornamento dell'esposizione alimentare), mentre in altri casi può essere necessaria una valutazione scientifica integrale e aggiornata.

Gli ultimi pareri scientifici di verifica rilasciati dall'EFSA su  additivi già riesaminati sono:

E 170 carbonato di calcio
E 132 indigotina
E 445 esteri della glicerina della resina del legno 

Quadro UE

Legislazione UE sugli additivi alimentari – Commissione Europea

State of play of the re-evaluation of safety of permitted food additives by EFSA – Commissione Europea

Per i richiedenti

L’EFSA ha pubblicato linee guida per agevolare i richiedenti nella presentazione di informazioni destinate alla valutazione della sicurezza.