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PLS: Valutazione del rischio dai prodotti fitosanitari per le api

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Clausola di esclusione della responsabilità

  • La presente sintesi semplificata ha per oggetto le linee guida rivedute dell’EFSA Revised guidance on the risk assessment of plant protection products on bees (Apis mellifera, Bombus sp. and solitary bees) sulla valutazione del rischio dei prodotti fitosanitari per le api (specie Apis mellifera, Bombus e api solitarie). La versione integrale delle linee guida dell’EFSA è disponibile qui.
  • Le sintesi semplificate sono intese a migliorare la trasparenza e a informare le parti interessate in merito al lavoro svolto dall’EFSA su un determinato argomento presentando una sintesi dei principali risultati in un linguaggio più semplice.

Panoramica delle linee guida scientifiche

  • La protezione delle api è una priorità per la Commissione europea, che approva prodotti fitosanitari (denominati «pesticidi» nella presente sintesi) solo se privi di «effetti inaccettabili» sull’ambiente.
  • Nel 2013 l’EFSA ha pubblicato un documento contenente linee guida per la valutazione del rischio da tali prodotti per le api (specie Apis mellifera, Bombus e api solitarie).
  • Nel 2019 la Commissione europea e gli Stati membri hanno chiesto all’EFSA di riesaminare le linee guida per tenere conto delle nuove conoscenze scientifiche emerse dal 2013.
  • Le linee guida rivedute descrivono gli obiettivi specifici di protezione (Specific Protection Goal, SPG) aggiornati, concordati dai gestori del rischio, che quantificano i «rischi inaccettabili» ai sensi della valutazione del rischio. La metodologia aggiornata di valutazione del rischio è in linea con gli SPG.
  • Le linee guida rivedute sono particolarmente pertinenti per le parti interessate, in particolare per i responsabili della valutazione e della gestione dei rischi dei pesticidi per le api.

Che cosa è stato chiesto di fare all’EFSA e che cosa non è stato affrontato?

  • La Commissione europea ha chiesto all’EFSA di aggiornare le linee guida precedenti e di tenere conto di quanto segue:
    • i precedenti riscontri formulati dalle parti interessate;
    • i metodi utilizzati per valutare i rischi per le api, in particolare in relazione a nuovi dati, i nuovi SPG e l’esito delle consultazioni con le parti interessate e gli Stati membri;
    • le più recenti prove scientifiche sulla valutazione del rischio posto dai pesticidi per le api, compresi i dati sulla mortalità naturale di tali insetti;
    • l’elenco delle colture che attirano le api;
    • i requisiti per sperimentazioni di livello superiore, ad esempio i test sul campo.
  • Le linee guida si riferiscono al regolamento (CE) n. 1107/2009 e pertanto non affrontano il rischio derivante dall’esposizione congiunta a diversi pesticidi che potrebbero essere utilizzati in un contesto agricolo nel corso di una stagione.
  • Sebbene le api possano essere esposte a matrici diverse (ad esempio, nettare extrafiorale, melata, suolo, aria), non è stato possibile studiare questi rischi a causa della mancanza di dati.

In che modo l’EFSA ha svolto questo compito?

  • L’EFSA ha istituito un gruppo di lavoro per rivedere le linee guida del 2013.
  • In base all’approccio adottato, il gruppo di lavoro ha utilizzato diversi metodi, tra cui la revisione sistematica della letteratura scientifica pertinente e le richieste di consulenza di esperti (expert knowledge elicitation o EKE, un metodo strutturato per ottenere informazioni dagli esperti).
  • Parallelamente agli sviluppi citati sopra, sono state consultate le parti interessate mentre i gestori del rischio hanno discusso gli SPG.
  • In base alle informazioni acquisite, all’esito della consultazione delle parti interessate e alle discussioni dei gestori del rischio, il gruppo di lavoro ha definito migliori prassi per la valutazione del rischio e ha messo a punto le linee guida.

Quali dati sono stati utilizzati e fino a quando sono validi?

  • Letteratura scientifica
  • Fascicoli normativi
  • Pareri precedenti (2012 e 2013) e una relazione esterna in materia
  • Conoscenze degli esperti (discussioni con il gruppo di lavoro, audizioni di esperti ed EKE)
  • Le presenti linee guida non prevedono una data di scadenza, ma possono essere riesaminate alla luce delle evidenze emergenti.

Quali sono stati i risultati e le relative implicazioni?

  • Le linee guida forniscono sistemi di valutazione del rischio elaborati in modo strutturato relativamente alle principali vie di esposizione delle api ai pesticidi, attraverso il contatto e l’alimentazione.
  • Questi nuovi sistemi di valutazione del rischio si fondano su una base di conoscenze scientifiche più ampia rispetto ai sistemi precedenti e consentono di effettuare previsioni di rischio più realistiche.
  • Vi sono altre opzioni per il perfezionamento dei criteri di esposizione e altre linee guida per valutazioni del rischio di livello superiore.
  • Vi vengono presentate le definizioni di quattro casi di rischio specifici:
    • rischio di contatto acuto;
    • rischio dietetico acuto;
    • rischio dietetico cronico;
    • rischio dietetico a livello di larve.
  • Le linee guida includono un metodo per valutare il rischio posto dai metaboliti (prodotti di degradazione dei pesticidi) e dalle miscele tecniche, nonché una discussione su come ridurre tali rischi.
  • Per quanto riguarda il rischio per le api mellifere, le linee guida raccomandano di affrontare due ulteriori aspetti: l’aumento degli effetti tossici dovuti all’esposizione a lungo termine a basse dosi di pesticidi e gli effetti subletali.
  • Vengono inoltre fornite linee guida per l’individuazione dei casi in cui una valutazione del rischio non è necessaria.
  • Benché la definizione degli SPG non rientri nel mandato dell’EFSA, è stato fornito sostegno ai gestori del rischio (Commissione europea e Stati membri), che hanno concordato un SPG per le api mellifere del 10 % come riduzione massima ammissibile delle dimensioni delle colonie in seguito all’esposizione ai pesticidi.
  • Non è stato possibile concordare tale livello per le api che non appartengono al genere Apis; a tale proposito vi è stato consenso in merito alla necessità di studi rigorosi per comprendere il rischio dell’uso valutato dei pesticidi su tali api.

Quali sono stati i limiti/le incertezze?

  • Sono stati riscontrati dati scarsi o inesistenti nelle seguenti aree:
    • la potenziale contaminazione da preparati di pesticidi solidi di aree non trattate;
    • gli effetti dei residui di pesticidi in matrici diverse, come i tessuti vegetali;
    • il livello di esposizione potenziale delle api attraverso alcune matrici ambientali come il nettare extrafiorale, la melata, il suolo e l’aria;
    • la biologia e l’ecologia del genere non Apis.

Quali sono le principali raccomandazioni per le autorità sanitarie pubbliche, i responsabili delle politiche, l’industria, la comunità dei ricercatori o altri soggetti?

Le linee guida contengono un lungo elenco di raccomandazioni per ampliare la conoscenza oltre all’attuale revisione:

Esistono altre fonti di informazione?

  • La suscettibilità delle api agli effetti nocivi dei pesticidi potrebbe aumentare a causa di altri fattori di stress ambientali e/o di altri pesticidi. Un progetto dell’EFSA, ApisRAM, ha il potenziale di integrare altri studi e di fornire una valutazione del rischio più realistica (https://www.efsa.europa.eu/en/topics/insect-pollinator-health#must-b-project).
  • Aggiornamenti sul lavoro in corso relativo alle linee guida sugli impollinatori per i biocidi sono disponibili sul sito web dell’ECHA.
  • Decisione della Commissione europea relativa agli SPG.