Salute degli insetti impollinatori
Gli insetti impollinatori, comprese le api selvatiche e quelle domestiche, sono di importanza fondamentale per l'ambiente, in quanto contribuiscono alla biodiversità Termine usato per descrivere la varietà di organismi viventi presenti in un determinato ambiente mediante l'impollinazione, indispensabile per innumerevoli colture e piante selvatiche. L’apicoltura è una tradizione di antica data: le api da miele sono allevate in Europa da parecchi millenni. Esse contribuiscono direttamente alla prosperità e al benessere umano attraverso la produzione di miele e altri prodotti come: polline, cera per la lavorazione degli alimenti, propoli per le tecnologie alimentari e pappa reale come integratore alimentare Fonte concentrata di sostanze nutritive o di altro genere destinata a integrare la normale dieta e ingrediente Qualsiasi sostanza aggiunta intenzionalmente a un alimento e destinata a rimanere nel prodotto finito, anche in forma modificata dei cibi.
Secondo le stime dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), delle 100 specie di colture che forniscono il 90 % dei cibi di tutto il mondo, 71 sono impollinate dalle api. La maggior parte delle colture dell’Unione europea dipende dall’impollinazione degli insetti. Al di là del valore essenziale dell'impollinazione per il mantenimento della biodiversità, il valore monetario annuo globale dell'impollinazione è stato stimato in centinaia di miliardi di euro.
Considerato l'importante valore ecologico ed economico delle api, è necessario monitorare e mantenere un patrimonio apicolo sano, non solo a livello locale o nazionale, ma globale.
Negli ultimi anni gli apicoltori hanno segnalato un’insolita diminuzione del numero di api e perdite di colonie, in particolare nei paesi dell'Europa occidentale, tra cui Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Italia e Spagna.
Non è stata individuata una causa unica per la diminuzione del numero di api. Sono stati invece indicati diversi fattori concomitanti, che agiscono in combinazione fra loro o separatamente. Tra questi gli effetti dell'agricoltura intensiva e dell'uso di pesticidi, la fame o lo scarso nutrimento a disposizione delle api, i virus, gli attacchi di agenti patogeni e delle specie invasive - come l'acaro Varroa (Varroa destructor), il calabrone asiatico (Vespa velutina), e il piccolo coleottero dell'alveare Aethina tumida e poi i cambiamenti ambientali (ad esempio la frammentazione e la perdita di habitat).
Notizie recenti
Nel dicembre 2022 l'EFSA ha aggiornato le tempistiche per lo sviluppo di ApisRAM il modello di colonia di api mellifere che simula gli effetti sulle singole api e sulla colonia in seguito all' esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo a più fattori di stress. In particolare ApisRAM valuta pesticidi singoli o multipli in interazione con altri fattori di stress. Sebbene ancora in fase di sviluppo, ApisRAM renderà possibile valutare gli effetti dell'esposizione a miscele chimiche più complesse, andando oltre l'approccio di valutazione singola coltura/singolo pesticida Sostanza usata per uccidere o controllare gli organismi nocivi, compresi gli organismi portatori di malattie e gli insetti, gli animali e le piante indesiderati in modo da rispecchiare la complessità dell'ambiente in cui vivono le api.
Tappe fondamentali
2022
Dicembre
L'EFSA e BeeLife organizzano un workshop sui dati armonizzati e i membri del Partenariato europeo delle api (EUBP) si riuniscono per fornire riscontri sull'attuazione dell’EU Pollinator Hub (polo europeo per gli impollinatori). Terza riunione del gruppo di lavoro MUST-B (GdL).
Novembre
L'EFSA stabilisce un accordo quadro di partenariato con Università di Aarhus Danimarca e firma il primo contratto per l'l'implementazione di ApisRAM (versioni 2 e 3). Seconda riunione del GRUPPO DI LAVORO MUST-B.
Ottobre
Prima riunione del nuovo GRUPPO DI LAVORO MUST-B con il nuovo mandato di agevolare specificamente l'implementazione di ApisRAM mediante la selezione di scenari ambientali e la sperimentazione del modello.
Maggio
Presentazione del progetto EU Pollinator Hub al Partenariato UE per le api in occasione dell'8a riunione dell'EUBP.
Aprile
L'EFSA valuta i rischi per la salute delle api da miele legati alla presenza di idrossimetilfurfurale (HMF) nei mangimi. L'HMF è un composto che si forma naturalmente dalla degradazione degli zuccheri semplici, in particolare del fruttosio. Si trova negli alimenti e nei mangimi contenenti carboidrati Famiglia di sostanze nutritive che comprende zuccheri, amidi e fibre, ad esempio negli zuccheri utilizzati per nutrire le api da miele durante l'inverno.
Febbraio
Conclusione ApisRAM versione 1 e avvio del progetto EFSA-BeeLife sullo sviluppo di una piattaforma per il Partenariato UE per le api (EUBP) denominata "EU Pollinator Hub"
2021
Luglio
Il Partenariato europeo per le api (EUBP) presenta una nuova piattaforma dati online che avrà un ruolo cruciale negli interventi per proteggere la salute delle api e degli impollinatori. Si tratta di un prototipo innovativo che riunirà e renderà visualizzabili i dati armonizzati su api e altri impollinatori.
Maggio
Un nuovo parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio, richiesto dalla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI), ha definito un quadro integrato, olistico per la valutazione degli effetti combinati dei molteplici fattori di stress sulle api da miele (MUST-B).
Gennaio - Marzo
Si tiene una consultazione pubblica di otto settimane per raccogliere commenti sulla bozza di parere scientifico EFSA sulla valutazione dei fattori multipli di stress per le api (MUST-B).
2019
Giugno
L’EFSA ha ricevuto il premio «Eccellenza mediante la collaborazione» da parte del Mediatore europeo, per il suo lavoro di sensibilizzazione in materia di salute delle api.
Ruolo dell'EFSA
L’EFSA ha un ruolo importante da svolgere nel garantire il mantenimento di riserve di api sane in Europa, dal momento che il suo mandato è migliorare la sicurezza alimentare e la salute animale nell’UE, e garantire un elevato livello di protezione dei consumatori. Vari gruppi di esperti scientifici e Unità scientifiche dell’Autorità contribuiscono a questo lavoro, principalmente nei settori dei pesticidi, della salute e del benessere degli animali e della salute delle piante, degli organismi geneticamente modificati ( OGM Organismo contenente materiale genetico che è stato intenzionalmente alterato e che non si può ottenere in natura mediante incroci o selezioni), della raccolta di dati e della valutazione scientifica.
Fondamentali per questo lavoro sono le valutazioni che l’EFSA esegue sulla sicurezza ambientale di pesticidi e OGM che i produttori intendono immettere sul mercato dell’UE. L’unità Pesticide Peer Review è responsabile dell’esame tra pari delle valutazioni dei rischi connessi ai principi attivi impiegati nei prodotti fitosanitari. I fascicoli presentati dai richiedenti devono contenere informazioni complete sul rischio potenziale dei loro prodotti per l’ambiente.
L’unità Pesticide Residues esegue valutazioni del rischio relativo ai livelli massimi di residui ( LMR Quantitativo massimo di residuo di un pesticida consentito negli alimenti o nei mangimi, espresso in milligrammi per chilogrammo) di principi attivi presenti nei pesticidi. Tali valutazioni tengono conto dei possibili effetti delle sostanze sull’ambiente in generale e su organismi non bersaglio, ad esempio le api in particolare.
L'unità Integrated Data Unit compila la Relazione annuale dell’Unione europea sui residui di pesticidi negli alimenti, che offre una panoramica delle attività di controllo eseguite nei 28 Stati membri dell’UE e in due Paesi EFTA (Islanda e Norvegia) al fine di garantire la conformità degli alimenti agli standard definiti nella legislazione europea sui residui di pesticidi. La relazione più recente, per il 2020, evidenzia che soltanto il’5,5 % dei campioni di miele conteneva residui di pesticidi oltre i limiti di legge (LMR).
Il gruppo di esperti scientifici sui prodotti fitosanitari e i loro residui dell’EFSA (gruppo PPR) fornisce consulenza scientifica indipendente sulla valutazione dei rischi da prodotti fitosanitari e loro residui. Ciò include, in particolare, l’esame dei rischi per gli operatori, i lavoratori, i residenti e i consumatori, nonché per l’ambiente, inclusa la fauna selvatica. Una delle principali attività del gruppo di esperti scientifici PPR è sviluppare nuovi documenti contenenti linee guida o rivedere quelli esistenti riguardanti la valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio da pesticidi, incluso lo sviluppo di approcci, metodologie e modelli di valutazione del rischio. Il gruppo di esperti scientifici può fornire pareri in merito agli effetti di specifici principi attivi utilizzati nei prodotti fitosanitari o in merito a qualsiasi questione generica relativa a un utilizzo dei pesticidi senza rischi.
Gli OGM e gli alimenti e mangimi da essi derivati vengono sottoposti a un’analisi del rischio prima che possano essere immessi sul mercato UE. In tale processo il ruolo del gruppo di esperti scientifici GMO è di esaminare in modo indipendente le valutazioni del rischio fornite da aziende e fabbricanti e di offrire consulenza scientifica ai gestori del rischio su qualsiasi rischio che gli OGM possano presentare per la salute umana e animale e per l'ambiente. La valutazione abbraccia diversi aspetti specifici del rischio, uno dei quali è l’eventuale rischio per gli “organismi non bersaglio” come ad esempio le api.
Inoltre ogni richiesta di autorizzazione di un vegetale GM deve essere accompagnata da un piano di monitoraggio ambientale post-commercializzazione ( PMEM Abbreviazione di “post-market environmental monitoring” (monitoraggio ambientale successivo all’immissione in commercio), ovvero monitoraggio degli effetti di un nuovo prodotto (per esempio, una pianta geneticamente modificata) dopo la sua immissione sul mercato. Tale attività può mettere in luce l'esistenza di effetti avversi che non erano stati previsti nella valutazione del rischio condotta prima del rilascio del prodotto sul mercato. Sta per “monitoraggio ambientale post-commercializzazione”. ) che dimostri come il richiedente monitorerà gli eventuali effetti avversi della pianta GM sull’ambiente dopo l’immissione della stessa, ai sensi di legge, sul mercato UE. Scopo del PMEM è individuare eventuali effetti avversi imprevisti sull’ambiente, che potrebbero discendere direttamente o indirettamente dalla coltivazione di vegetali GM.
Il gruppo di esperti scientifici sulla salute dei vegetali formisce consulenza scientifica indipendente sui rischi derivanti da organismi che possono danneggiare le piante, i prodotti vegetali o la biodiversità vegetale nell'Unione europea. Ogni valutazione del rischio da organismo nocivo Organismo vivente (per esempio un insetto, un roditore, un'erba infestante, un fungo o un virus) che è dannoso alle piante e/o i loro prodotti (per esempio semi, frutti) ai vegetali comprende anche una valutazione del rischio per l’ambiente, ma per chiarire e armonizzare gli approcci in questo campo il gruppo di esperti scientifici ha pubblicato specifiche linee guida per la valutazione del rischio ambientale Processo di valutazione del potenziale danno per l'ambiente causato da una sostanza, attività o evento naturale. Ciò può includere l'introduzione di piante geneticamente modificate, l'uso di pesticidi o la diffusione di organismi nocivi alle piante da patogeni delle piante. Il lavoro dell’EFSA nel settore della salute delle piante è di particolare interesse per la salute delle api, in quanto alcuni organismi nocivi che rappresentano una minaccia per le api possono essere trasportati dalle piante su cui prosperano. Il piccolo scarabeo dell’alveare, ad esempio, può vivere in assenza di api, sopravvivendo su frutta e ortaggi. Potrebbe quindi essere introdotto nell’UE con partite di tali prodotti.
Il gruppo di esperti scientifici sulla salute e il benessere degli animali offre consulenza scientifica indipendente su tutti gli aspetti delle malattie animali e del benessere animale. Il suo lavoro riguarda principalmente gli animali destinati alla produzione alimentare.
L’EFSA pubblica una relazione annuale che sintetizza i dati sulla presenza di residui di farmaci veterinari e altre sostanze in animali vivi e prodotti di origine animale (come ad esempio il miele) nell’Unione europea. L’ultima relazione, relativa al 2020, evidenzia che soltanto lo 0,27 % dei 331.789 campioni mirati non era conforme.
Quadro UE
Nel 2010 la Commissione europea ha pubblicato un comunicato sulla salute delle api mellifere che ha chiarito le questioni chiave per la salute delle api e i principali provvedimenti che la Commissione sta assumendo per affrontarle.
Salute e benessere degli animali
Le api sono contemplate nella Strategia per la salute degli animali per l’Unione europea e nella legislazione sulla certificazione sanitaria per gli animali e le prescrizioni in materia di movimenti di api fra Stati membri (Direttiva 92/65/CEE). Tali requisiti sono intesi a prevenire e controllare la diffusione di un certo numero di parassiti e malattie delle api come ad esempio il piccolo scarabeo dell’alveare (Aethina tumida) e l'acaro Tropilaelaps, che può diffondersi tramite i movimenti delle api e il commercio di prodotti dell’apicoltura, di piante e di frutta. Vigono prescrizioni sanitarie anche per le importazioni da Paesi terzi di api vive e calabroni, per evitare l’introduzione nell’UE di malattie di api esotiche (Regolamento 206/2010).
Pesticidi
I residui di pesticidi possono essere assorbiti dalle api durante la raccolta di nettare e/o polline e acqua. Nel 2009 è stato adottato un regolamento relativo all'immissione sul mercato di prodotti fitosanitari, che sostiuiva la direttiva 91/414/CEE del Consiglio. Il nuovo regolamento 1107/2009 mantiene la disposizione secondo cui i pesticidi possono essere approvati a livello dell'UE esclusivamente se il loro uso non comporta effetti inaccettabili sulla salute delle api o comporta un’esposizione trascurabile per le api da miele. Alla base di tale regime vi è la fissazione di LMR, introdotti per proteggere i consumatori e consentire il commercio di prodotti che contengano residui. Gli LMR per i residui di pesticidi sono stabiliti nel Regolamento 396/2005.
Organismi geneticamente modificati
Prima che un OGM possa essere utilizzato o coltivato, deve essere autorizzato ai sensi della Direttiva 2001/18/CE oppure del Regolamento 1829/2003 dopo un'approfondita valutazione scientifica dell'EFSA che includa i potenziali effetti avversi sulle api.
Salute delle piante
Obiettivo del regime fitosanitario dell’UE, stabilito dalla direttiva 2000/29/CE del Consiglio, è di prevenire l'introduzione di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti di origine vegetale o la loro diffusione nell'UE. Ogni valutazione del rischio fitosanitario comprende la valutazione dei rischi ambientali.
Residui di medicinali veterinari nei prodotti alimentari di origine animale
Il regolamento 37/2010 stabilisce i limiti massimi di residui di farmaci veterinari in animali e prodotti animali, compreso il miele. La direttiva 96/23/CE del Consiglio stabilisce misure per monitorare determinate sostanze e i loro residui, principalmente farmaci veterinari, in animali vivi e prodotti di origine animale. Inoltre la decisione 97/747/EC della Commissione stabilisce i livelli e le frequenze di campionamento per determinati prodotti di origine animale.
Progetto MUST-B
All'inizio del 2015 l'EFSA ha avviato un importante progetto per sviluppare un approccio olistico Approccio alla valutazione del rischio che tiene conto delle complessità delle situazioni della vita reale alla valutazione del rischio da fattori multipli di stress per le api da miele (MUST-B).
Il progetto MUST-B attinge alle competenze dell'EFSA in settori come la salute degli animali e delle piante, la raccolta e l'analisi dei dati, la modellazione, i pesticidi e il rischio ambientale, ma coinvolge anche esperti e portatori d’interesse esterni. Riguarda una serie di attività connesse tra loro che vengono svolte internamente o in collaborazione con esperti esterni, ricercatori ed enti come gli Stati membri dell'UE, la Commissione europea, le agenzie consorelle dell'UE e il Laboratorio europeo di riferimento per la salute delle api.
Il progetto è stato supervisionato da un gruppo di lavoro (GdL) composto da esperti di diversa estrazione scientifica. Nel maggio 2021 il gruppo di lavoro ha ultimato un parere scientifico su “Un approccio olistico per la valutazione dei rischi da fattori multipli di stress nelle api da miele” che esamina non solo gli effetti cumulativi e sinergici dei pesticidi, ma anche questioni legate alla varietà genetica delle api, agli agenti patogeni, alle pratiche di gestione delle api e all'ambiente delle colonie. Il parere, richiesto dal comitato Ambiente del Parlamento europeo, sarà di ausilio anche per l’iniziativa di partenariato UE sulle api mettendo a disposizione linee guida per la raccolta e la condivisione di dati armonizzati.
Progetto MUST-B
All'inizio del 2015 l'EFSA ha avviato un importante progetto per sviluppare un approccio olistico alla valutazione del rischio da fattori multipli di stress per le api da miele (MUST-B).
Il progetto MUST-B attinge alle competenze dell'EFSA in settori come la salute degli animali e delle piante, la raccolta e l'analisi dei dati, la modellazione, i pesticidi e il rischio ambientale, ma coinvolge anche esperti e portatori d’interesse esterni. Riguarda una serie di attività connesse tra loro che vengono svolte internamente o in collaborazione con esperti esterni, ricercatori ed enti come gli Stati membri dell'UE, la Commissione europea, le agenzie consorelle dell'UE e il Laboratorio europeo di riferimento per la salute delle api.
Il progetto è stato supervisionato da un gruppo di lavoro (GdL) composto da esperti di diversa estrazione scientifica. Nel maggio 2021 il gruppo di lavoro ha ultimato un parere scientifico su “Un approccio olistico per la valutazione dei rischi da fattori multipli di stress nelle api da miele” che esamina non solo gli effetti cumulativi e sinergici dei pesticidi, ma anche questioni legate alla varietà genetica delle api, agli agenti patogeni, alle pratiche di gestione delle api e all'ambiente delle colonie. Il parere, richiesto dal comitato Ambiente del Parlamento europeo, sarà di ausilio anche per l’iniziativa di partenariato UE sulle api mettendo a disposizione linee guida per la raccolta e la condivisione di dati armonizzati.