Salta al contenuto principale

Il lavoro dell’EFSA sulle sostanze attive impiegate nei pesticidi

Nel 2008 l’EFSA ha raggiunto un importante traguardo del proprio lavoro di revisione della sicurezza delle sostanze attive attualmente impiegate nei pesticidi, come previsto nell’ambito della direttiva 91/414/CEE del Consiglio. Tale lavoro ha consentito alla Commissione di portare a termine il processo di revisione di tutte le sostanze commercializzate prima del 1993 e di stabilire un elenco di sostanze attive che possono essere incluse nei prodotti fitosanitari in tutta l’Unione europea[1].

Nel 1993 la Commissione europea ha avviato un programma di revisione di tutte le sostanze attive impiegate nei prodotti fitosanitari nell’UE. Sin dalla sua istituzione, l’EFSA ha svolto un ruolo di fondamentale importanza nel processo, valutando, dal 2003, la sicurezza di oltre 120 sostanze attive. Come previsto nell’ambito della direttiva 91/414/CEE del Consiglio, il ruolo di coordinamento dell’EFSA nella revisione tra pari delle valutazioni del rischio per le sostanze attive impiegate nei pesticidi avrà ora seguito. Questo lavoro viene condotto in stretta collaborazione con gli esperti scientifici degli Stati membri, con lo scopo ultimo di proteggere la salute delle persone e l’ambiente in Europa[2].

L’unità dell’EFSA che si occupa dell’esame tra pari della valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio. dei pesticidi (PRAPeR) e gli Stati membri sono stati fortemente impegnati in uno sforzo congiunto per raggiungere le impegnative scadenze del programma di revisione, arrivando a triplicare il numero di conclusioni sulle sostanze attive pubblicate nel 2008 rispetto all’anno precedente.

L’EFSA è anche l’ organismo Essere vivente come l'uomo, gli animali, le piante e i microbi (per esempio, batteri, virus). indipendente di valutazione del rischio responsabile in ambito comunitario per la valutazione dei livelli massimi di residui ( LMR Quantitativo massimo di residuo di un pesticida consentito negli alimenti o nei mangimi, espresso in milligrammi per chilogrammo.) di pesticidi, in altre parole i livelli massimi di residui legalmente ammessi in o su alimenti o mangimi. Nel periodo 2006-2008 l’unità PRAPeR ha già portato a termine la revisione di 280 sostanze attive per assistere la Commissione nella definizione di circa 74.000 LMR, e l’ultimazione del programma di revisione darà ora il via a un progetto di riesame integrale degli LMR stabiliti a livello comunitario per 350 sostanze attive nei prossimi due anni.

A settembre 2008 l’EFSA ha istituito un nuovo Comitato direttivo sui pesticidi, formato da rappresentanti dell’EFSA, della Commissione europea e degli Stati membri, con la responsabilità specifica di gestire e pianificare globalmente i programmi relativi alla valutazione del rischio e agli LMR per i pesticidi e, in particolare, per studiare modi per ottimizzare il processo a fronte di un carico di lavoro in costante crescita e di un contesto normativo in evoluzione.

[1] Nel sistema comunitario l’immissione sul mercato e l’impiego dei prodotti fitosanitari sono disciplinati dalla direttiva 91/414/CE del Consiglio, che elenca le norme che gli Stati membri devono seguire in materia di prodotti fitosanitari. Questi ultimi non possono essere immessi sul mercato né utilizzati senza preventiva autorizzazione e gli Stati membri possono solo autorizzare i prodotti contenenti sostanze attive che siano state approvate a livello comunitario. Questa direttiva verrà sostituita da una nuova serie di regolamenti la cui entrata in vigore è attesa per il 2010.
[2] Da quando l’EFSA è stata istituita, la valutazione del rischio è stata separata dalla sua gestione. La valutazione dei pesticidi si svolge in due fasi: una “sostanza attiva” viene prima sottoposta alla valutazione di uno Stato membro designato “relatore” e poi la valutazione del rischio viene sottoposta a una revisione tra pari da parte dell’unità dell’EFSA che si occupa dell’esame tra pari della valutazione del rischio dei pesticidi (PRAPeR), in stretta collaborazione con gli scienziati degli Stati membri.

Tema affine