Influenza aviaria
L’influenza aviaria è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce prevalentemente il pollame e i volatili acquatici selvatici. Può essere
ad alta o bassa patogenicità (rispettivamente HPAI e LPAI), a seconda delle caratteristiche molecolari del virus interessato e della sua capacità di provocare morbilità e mortalità nei polli.
Il pollame infettato dal virus LPAI non presenta necessariamente i segni del morbo oppure li mostra in grado lieve. Le infezioni causate dall'HPAI sono invece più gravi e possono anche essere mortali. Sia il virus HPAI che quello LPAI possono diffondersi rapidamente dagli allevamenti di volatili. Pertanto è essenziale mettere in atto rigorose misure di biosicurezza negli allevamenti. Inoltre i virus LPAI possono mutare in ceppi altamente patogeni, motivo per cui è importante gestire tempestivamente i focolai infettivi.
L’epidemia di HPAI dell'anno epidemiologico 2021-2022 è stata la più grave mai registrata nell'UE per numero di focolai nel pollame, diffusione geografica e numero di uccelli selvatici morti. Nell'anno epidemiologico seguente, e in particolare nel 2023, i virus HPAI A(H5N1) si sono diffusi in tutto il mondo e hanno ampliato la loro gamma di ospiti, causando eventi mortali in più specie. Ad oggi, sono state riscontrate oltre 50 specie diverse di mammiferi infettate dai virus HPAI. Occasionalmente si è verificata trasmissione da animale a uomo, mentre non è stata segnalata alcuna trasmissione da uomo a uomo.
L'influenza aviaria può essere trasmessa dagli animali all'uomo essenzialmente in due modi:
- per contatto diretto con animali infetti;
- tramite ambienti contaminati.
Le persone esposte a volatili potenzialmente infetti, come i lavoratori durante le operazioni di abbattimento, o quelle a stretto contatto con mammiferi potenzialmente infetti (ad esempio volpi o altri animali selvatici), come i lavoratori dei centri di riabilitazione, devono essere adeguatamente protette e messe sotto osservazione un volta avvenuta l'esposizione.
Ad oggi non vi sono prove convincenti che l’influenza aviaria possa trasmettersi all’uomo tramite il consumo di alimenti contaminati. L’uso delle dovute precauzioni nel manipolare la carne cruda e altri ingredienti alimentari crudi, un’accurata cottura e un’attenta igiene in cucina possono prevenire o ridurre i rischi connessi ai cibi contaminati.
Notizie recenti
Nel novembre 2025 l'EFSA diffonde un comunicato per raccomandare una più stretta sorveglianza e l'applicazione di rigorose misure di biosicurezza, visto l'aumento dei casi di influenza aviaria rilevati tra gli uccelli selvatici in Europa. La nota dell'EFSA risponde a una richiesta urgente di definire misure atte a evitare l'introduzione del virus e la sua diffusione negli allevamenti di volatili, vista l'elevata circolazione del virus tra i volatili selvatici e la conseguente contaminazione dell'ambiente.
Tappe fondamentali
2025
Settembre
Secondo il rapporto trimestrale pubblicato dall'EFSA, dall'ECDC e dall'EURL, durante l'estate si è registrato un leggero aumento dei casi di virus HPAI rilevati negli uccelli marini che nidificano in colonie in Europa, dopo un calo registrato in primavera. La Norvegia ha rilevato il sottotipo HPAI A(H5N5) in quattro volpi artiche, un sottotipo diverso dal più comune A(H5N1) riscontrato in tutta Europa. Il rischio per l'uomo rimane basso.
Luglio
Nel luglio 2025 l'EFSA ha pubblicato una relazione che descrive la diffusione del genotipo HPAI B3.13, che attualmente colpisce le vacche da latte statunitensi. I risultati evidenziano che la migrazione degli uccelli e il commercio di alcuni prodotti, come quelli contenenti latte crudo, possono essere potenziali vie per l'introduzione del genotipo specifico in Europa.
Giugno
Secondo l'ultimo rapporto trimestrale pubblicato dall'EFSA, dall'ECDC e dall'EURL, i casi di HPAI nell'UE sono in calo dalla primavera scorsa, in linea con l'andamento osservato in anni precedenti. Gli scienziati hanno rilevato un aumento del numero di mammiferi interessati in Europa rispetto alla situazione della scorsa estate. Per la prima volta il virus HPAI è stato rilevato in ovini nel Regno Unito. Sono stati riscontrati anticorpi anche in ovini in Norvegia. Il rischio per l'uomo resta basso.
Marzo
L'aumento dei focolai di HPAI negli uccelli in Europa durante il periodo invernale è in linea con gli anni precedenti, si afferma nell'ultimo rapporto trimestrale di monitoraggio pubblicato da EFSA, ECDC e EURL. I sottotipi H5N1 e H5N5 stanno interessando anche i mammiferi, in particolare felini e altri carnivori. In Europa non sono stati segnalati casi nel bestiame. Gli esperti hanno rilevato che un gran numero di zoo in tutto il mondo è stato contagiato. Il rischio per l'uomo continua a mantenersi basso.
Gennaio
L'EFSA con l'ECDC descrivono le modalità per indagare e tenere sotto controllo i focolai di influenza aviaria zoonotica utilizzando un approccio One Health. Gli esperti mettono a dispoosizione una chiara guida rivolta agli Stati membri per l'elaborazione di linee guida personalizzate in base al contesto di ciascun Paese.
L'EFSA pubblica il suo annuale rapporto sulla sorveglianza dell'influenza aviaria nel pollame e nei volatili selvatici, esponendo i dati acquisiti nel 2023. Le risultanze del rapporto sono in linea con l'anno precedente e riconfermano la necessità di continuare a vigilare sulla diffusione dell'influenza aviaria in Europa.
2024
Dicembre
Sebbene non vi siano prove di una diffusione dell'influenza aviaria da uomo a uomo, vengono segnalati nuovi focolai in uccelli selvatici e domestici in Europa e in tutto il mondo. La maggior parte dei casi nell'UE riguarda uccelli selvatici e domestici, mentre negli Stati Uniti si registra un aumento significativo negli allevamenti di bovine da latte. Il rischio per la popolazione Comunità di persone, animali o piante della stessa specie dell'UE in genere rimane basso, si afferma nell'ultima relazione di monitoraggio sull'influenza aviaria curata da EFSA, ECDC e EURL.
Ottobre
Secondo l'ultimo rapporto dell'ECDC, dell'EFSA e dell'EURL si è verificata una recrudescenza del virus HPAI tra gli uccelli marini lungo le coste europee. Nel complesso la situazione sia nel pollame che negli uccelli selvatici si attenua nel corso dell'estate e il numero di casi è molto diminuito rispetto agli ultimi due anni. Resta basso il rischio per la popolazione in genere.
Luglio
Il numero di focolai di HPAI nel pollame e negli uccelli selvatici diminuisce in Europa, ma è opportuno intensificare la sorveglianza in vista della prossima stagione influenzale, quando gli uccelli migratori arriveranno in autunno. Il rischio per la popolazione europea rimane basso, secondo quanto affermato nell'ultimo rapporto trimestrale di monitoraggio sull’influenza aviaria elaborata dall’EFSA, dall’ECDC e dal Laboratorio di riferimento dell’Unione europea.
Giugno
L'EFSA inaugura le attività in 7 località strategiche in Europa per rafforzare i partenariati e costruire le capacità di sorveglianza attiva sui virus HPAI negli uccelli selvatici.
Aprile
L'EFSA pubblica un parere scientifico per valutare le misure di sorveglianza e di riduzione del rischio in aree e allevamenti sottoposti a vaccinazione. Nel parere gli esperti EFSA esaminano tali misure e valutano se le strategie di sorveglianza disponibili possano attestare l'assenza della malattia, consentendo così la movimentazione sicura di pollame e relativi prodotti.
L'EFSA e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) pubblicano un rapporto in cui si discutono i fattori scatenanti di una potenziale pandemia Epidemia ad ampia diffusione che colpisce una regione, un continente o l'intero pianeta dell'influenza aviaria attualmente in circolazione a livello mondiale. Il rapporto è imperniato su elementi come il riassortimento genetico, la mutazione Cambiamento permanente, solitamente negativo, del materiale genetico di una cellula, che può essere trasmesso alla prole e l'adattamento dei virus dell'influenza aviaria ai mammiferi, esseri umani compresi.
Gli esperti individuano inoltre una serie di misure di mitigazione del rischio da attuare nel contesto di un approccio One Health a livello nazionale ed europeo onde ridurre il rischio di evoluzione del virus.
Marzo
I casi di HPAI sono ancora diffusi in Europa, ma il numero complessivo di rilevamenti diminuisce rispetto agli ultimi due anni. Il rischio per la popolazione generale in Europa resta basso. Sono questi i principali risultati dell'ultima relazione trimestrale di monitoraggio dell'EFSA, dell'ECDC e dell'EURL.
Gennaio
Viene adottato l'approccio SIGMA per la raccolta dei dati sull'influenza aviaria, estendendo la raccolta dei dati a tutti i tipi di attività di campionamento e di analisi che abbiano come obiettivo il virus dell'influenza aviaria. Vengono raccolti per la prima volta i dati sulla popolazione avicola. Vengono pubblicate nuove linee guida per la segnalazione: una sulla popolazione animale (pollame) e una sull'influenza aviaria.
2023
Ottobre
Settembre
Mentre la situazione tra gli avicoli migliora durante l'estate, il virus HPAI continua a colpire gli uccelli marini in Europa, soprattutto lungo le coste. Con l'inizio della stagione migratoria autunnale proteggere gli avicoli e altri animali da allevamento dagli uccelli selvatici dovrebbe essere prioritario. Secondo il più recente rapporto scientifico di EFSA, ECDC e EURL sull'influenza aviaria, la biosicurezza degli animali allevati per pellicce andrebbe rafforzata.
Luglio
Il virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) continua a circolare ampiamente tra gli uccelli marini in Europa causando un'elevata mortalità, mentre la situazione nel pollame in genere si è invece attenuata. Sono in corso indagini epidemiologiche su un focolaio nei gatti in Polonia. Resta basso il rischio per l’uomo in genere.
Maggio
Diminuisce in Europa numero di focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI), ma i gabbiani continuano a essere gravemente colpiti dal virus. Il rischio per la popolazione europea rimane basso. Sono questi i principali dati emersi dell'ultimo rapporto sull'influenza aviaria redatto da EFSA, ECDC e EURL.
Marzo
Continua a evolversi in Europa e a livello mondiale la situazione dell'influenza aviaria: si segnalano nuovi focolai nei volatili e infezioni occasionali nei mammiferi. Sporadiche infezioni umane sono state segnalate in Paesi extra-UE ma il rischio per la popolazione dell'UE rimane basso, si afferma in un rapporto sull'influenza aviaria redatto da EFSA, ECDC e EURL.
2022
Dicembre
I casi di HPAI registrati in Europa tra il pollame allevato e i volatili selvatici sono aumentati a partire dall’estate, secondo quanto riferito nel recente rapporto trimestrale di monitoraggio curato da EFSA, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC)) e Laboratorio di riferimento UE (EURL).
L'EFSA pubblica due rapporti: uno dal titolo development of a prototype early warning system (sviluppo di un prototipo di sistema di allerta precoce) per l'ingresso di HPAI nei volatili selvatici, basato sulla mappatura del rischio; nonché una proposta di active surveillance system in wild birds (sistema di sorveglianza attiva dei volatili selvatici) per rilevare e individuare rapidamente i virus HPAI che minacciano l'UE.
Ottobre
Secondo la relazione di monitoraggio trimestrale dell'EFSA, da giugno a settembre 2022 è stato riferito un numero senza precedenti di rilevamenti di virus HPAI in uccelli selvatici e domestici in Europa. Negli anni scorsi, durante il periodo estivo, sono stati registrati pochi casi se non nessuno.
Giugno
Con 5 300 rilevamenti di virus HPAI nel pollame, nei volatili in cattività e in quelli selvatici, l’epidemia 2021-2022 è stata la più grave mai registrata in Europa, come attestato dalla relazione trimestrale EFSA di monitoraggio. La persistenza del virus HPAI A(H5) negli uccelli selvatici indica che potrebbe essere diventato endemico Costantemente presente in una popolazione o regione, in maniera latente o attiva, in base a evidenze da test clinici nelle popolazioni di uccelli selvatici d’Europa.
2021
Gennaio
Gli esperti dell'EFSA valutano l'efficacia di alcune misure di controllo per l'HPAI: le procedure di campionamento clinico e di laboratorio, il periodo di monitoraggio, il raggio minimo delle zone di protezione e sorveglianza e la durata minima di applicazione delle misure in queste zone.
2019
Ottobre
Specifiche linee guida per la presentazione dei dati sulla sorveglianza dell'influenza aviaria, compresi i dettagli sui singoli elementi di dati compresi nel modello di dati dell'EFSA (SSD), vengono messe a disposizione degli Stati membri dell'UE.
2018
Novembre
L'EFSA pubblica una relazione che descrive il quadro metodologico di raccolta dati per collazionare, convalidare e analizzare i dati sulla sorveglianza dell'influenza aviaria presentati annualmente dagli Stati membri.
2017
Dicembre
L’EFSA pubblica un rapporto trimestrale di monitoraggio che elenca quali specie di uccelli selvatici vanno campionate e sottoposte ad analisi in caso di rinvenimento di esemplari morti o con segni clinici della malattia.
Ottobre
Gli esperti EFSA valutano il rischio d’ingresso dell'influenza aviaria nell'UE ed esaminano i vari metodi di sorveglianza, tra cui il monitoraggio a cura degli Stati membri e le misure da essi assunte per ridurre al minimo la diffusione della malattia. Concludono che gli uccelli selvatici migratori che attraversano il confine nord-orientale e orientale dell'Unione europea sono la via più probabile d’ingresso dell'influenza aviaria nel territorio.
Giugno
La LPAI è valutata secondo i criteri della Legge sulla salute degli animali (AHL) ed è considerata dagli esperti dell'EFSA idonea a essere inserita nell'elenco degli interventi dell'Unione.
2016
Dicembre
Gli esperti concludono che mettere in atto stringenti misure di biosicurezza è il modo più efficace per prevenire l'ingresso del virus dell'influenza ad alta patogenicità di tipo A (H5N8) negli allevamenti di pollame.
Ruolo dell'EFSA
La legislazione dell'UE - in particolare la legge sulla salute degli animali - regolamento (UE) 2016/429 stabilisce norme per la sorveglianza, il controllo e l'eradicazione dell'influenza aviaria in Europa. In tale contesto l'EFSA fornisce consulenza scientifica per assistere i gestori del rischio (la Commissione europea, il Parlamento europeo e gli Stati membri) nell’assumere decisioni e misure del caso. Gli esperti valutano questioni come il rischio di trasmissione e diffusione dell'influenza aviaria, e il rischio che ceppi di LPAI mutino in ceppi di HPAI e il potenziale pandemico dei virus in circolazione. L'EFSA fornisce consulenza in materia di biosicurezza e misure di controllo come ad esempio la vaccinazione del pollame.
L'EFSA assiste inoltre gli Stati membri nelle loro attività di raccolta dati e sorveglianza.
Monitoraggio e sorveglianza
Trimestralmente l'EFSA, l'ECDC, il Laboratorio di riferimento dell'UE sull'influenza aviaria e le autorità degli Stati membri coinvolti pubblicano rapporti sulla situazione dell'influenza aviaria nell'UE e a livello mondiale. Questi rapporti includono le seguenti analisi:
- rischio di introduzione e diffusione dell'HPAI in Europa;
- distribuzione spazio-temporale dei focolai di HPAI e LPAI in Europa e in altri continenti;
- caratteristiche genetiche dei ceppi di virus HPAI implicati;
- misure di prevenzione e controllo applicate;
- caratteristiche degli allevamenti avicoli interessati.
Le relazioni trimestrali di monitoraggio dell'EFSA si basano sulle notifiche ufficiali dei Paesi sui focolai e sui dati supplementari forniti dagli Stati interessati. Inoltre all'EFSA è stato richiesto di collazionare, convalidare, analizzare e riassumere i dati derivanti dai programmi di sorveglianza dell'influenza aviaria in corso negli Stati membri e nei Paesi terzi sotto forma di relazioni annuali.
Informazioni aggiornate sul numero e sull'andamento dei focolai sono disponibili in un nuovo dashboard interattivo dell’EFSA. Vi è possibile esplorare visivamente nello spazio e nel tempo informazioni dettagliate su tutti i rilevamenti di virus HPAI segnalati nel pollame, nei volatili selvatici e in quelli in cattività in Europa sin dall'ottobre del 2016.
Raccolta dati
Dal 1 gennaio 2019 gli Stati membri e i Paesi terzi trasmettono all'EFSA i risultati delle loro attività di sorveglianza annuale sui volatili domestici e selvatici. Nel 2024 la raccolta dei dati è stata perfezionata per soddisfare i nuovi standard dell'EFSA, sviluppati nell'ambito del progetto SIGMA. L'obiettivo era quello di armonizzare la raccolta dei dati sulla salute animale in una prospettiva One Health e di semplificare il processo, riducendo al minimo il carico di lavoro per i fornitori di dati e aumentando la qualità dei dati stessi.
Con l'introduzione dell'approccio SIGMA i Paesi dichiaranti possono presentare i dati su qualsiasi tipo di risultato analitico mirato al rilevamento dei virus dell'influenza aviaria, vale a dire:
- Campioni analizzati nel contesto dei programmi di sorveglianza dell'Unione (obbligatorio)
- Campioni analizzati in qualsiasi altro contesto, quadro giuridico (legislazione nazionale) o obiettivo (ad esempio, libertà dalla malattia, indagine/contenimento di focolai) (volontario)
Inoltre è importante sottolineare che l'approccio SIGMA prevede la possibilità per i Paesi dichiaranti di presentare dati sulla popolazione domestica destinataria per stimare meglio la popolazione a rischio e fornire ai gestori del rischio una valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio più esauriente.
In base alla legislazione vigente, gli Stati membri sono tenuti a presentare i propri dati su base annuale. L'Islanda, la Norvegia e la Svizzera effettuano la rendicontazione su base volontaria. Tempistiche dettagliate per la segnalazione e la convalida vengono fornite in una apposita pagina.
Nel 2024 l'EFSA ha pubblicato un rapporto scientifico a cura di terzi con un elenco aggiornato di 241 specie di uccelli selvatici per la sorveglianza passiva Notifica e indagine circa l'aumento di mortalità, altri segni di malattia grave o a una significativa riduzione dei tassi produttivi con causa indeterminata in una specifica popolazione animale dei virus HPAI in Europa. L'elenco serve come riferimento per i laboratori di riferimento nazionali/regionali e per altre parti interessate coinvolte nelle attività di sorveglianza. Il rapporto, che prende in considerazione sia i dati ornitologici che quelli epidemiologici, fornisce raccomandazioni sulle specie da selezionare per i diversi scenari di sorveglianza passiva.
Allerta precoce
In linea con l'obiettivo strategico dell'EFSA di potenziare la preparazione a eventuali epidemie, diverse attività di esternalizzazione hanno mirato allo sviluppo e all'implementazione di sistemi di allerta precoce per consentire agli Stati membri di avere tempo sufficiente per reagire e gestire i focolai.
È stato così sviluppato il cosiddetto strumento di mappatura delle migrazioni per monitorare ed esaminare visivamente i dati relativi all'abbondanza, alla distribuzione e agli spostamenti degli uccelli selvatici per una serie di 50 specie di volatili selvatici:
Il Bird Flu Radar dell’EFSA, un sistema di allerta precoce per l'HPAI in Europa, è stato varato nel marzo 2023 ed è accessibile attraverso lo strumento di mappatura delle migrazioni. Sono stati sviluppati modelli di valutazione del rischio spazio-temporale per produrre stime settimanali della probabilità di introduzione dell'HPAI negli uccelli selvatici, che vengono visualizzate su mappature automatizzate del rischio. Lo strumento è in continuo sviluppo e, in futuro, sarà esteso anche al pollame. Il Bird Flu Radar dell'EFSA è accompagnato da un sistema di messaggistica di allerta attraverso il quale gli utenti possono ricevere allerte automatiche per un'area geografica di interesse ogni qualvolta venga scavalcata una determinata soglia di rischio.
Inoltre l'EFSA ha messo in atto progetti pilota per sistemi di sorveglianza attiva ai confini dell'Unione con l'obiettivo di istituire un sistema di sorveglianza dei volatili selvatici a dimensione UE che sia in grado di rilevare e individuare rapidamente nuovi virus HPAI emergenti. Sulla scorta di tale lavoro l'EFSA ha lavorato alla creazione di una rete di centri di sorveglianza in tutta Europa in modo da creare competenze e partenariati di lungo termine per una sorveglianza attiva degli uccelli selvatici. Le attività si concentrano nelle 7 seguenti aree geografiche:
- Golfo di Finlandia (Estonia, Finlandia)
- Mar Baltico meridionale (Lettonia, Lituania, Polonia, Svezia)
- Mar Nero orientale (Georgia)
- Regione del Lago di Costanza (Austria, Germania, Svizzera)
- Regione Veneto (Italia)
- Regione della Camargue (Francia)
- Golfo di Cadice (Spagna)
Misure di controllo
Le seguenti misure di controllo per l'HPAI sono già state analizzate in un parere scientifico vertente su: procedure di campionamento clinico e di laboratorio, periodo di monitoraggio, raggio minimo delle zone di protezione e sorveglianza e durata minima dell'applicazione delle misure in queste zone.
L’EFSA sta valutando la disponibilità di vaccini contro l'HPAI per il pollame oltre che potenziali strategie vaccinali. I risultati di questo studio, a cui contribuiscono anche l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) e l'EURL, saranno disponibile nella seconda metà del 2023.
Profili delle malattie
L'EFSA ha prodotto un profilo interattivo della malattia per l' HPAI, aggiornato da sette revisioni sistematiche continue. Una volta reperito e analizzato un numero sufficiente di studi, viene effettuata automaticamente una meta-analisi Metodo statistico che consente di raccogliere i risultati di studi simili per individuare eventuali tendenze significative dei dati estratti e i risultati vengono visualizzati sotto forma di profili delle malattie animali. Per una breve dimostrazione dei profili delle malattie, guardate il nostro video.
Collaborazione
L'EFSA collabora con partner di lunga data nell'UE tramite una rete transdisciplinare che potenzia lo sviluppo di sistemi di allerta precoce sull'influenza aviaria. L'EFSA sta inoltre sviluppando nuove risorse per la sorveglianza attiva dell'HPAI nei volatili selvatici in tutta Europa. Consultare i partner dell'EFSA nella mappa interattiva: