Salta al contenuto principale

PFAS nei cibi: l'EFSA ne valuta i rischi e stabilisce il limite di sicurezza

PFAS.jpg

L'EFSA ha stabilito una nuova soglia di sicurezza per le principali sostanze perfluoroalchiliche, o PFAS, che si accumulano nell’ organismo Essere vivente come l'uomo, gli animali, le piante e i microbi (per esempio, batteri, virus). umano. La soglia, una dose Esatto quantitativo di una sostanza (per esempio una sostanza chimica o un nutriente) somministrata, consumata o assorbita da un singolo organismo, popolazione o ecosistema. settimanale tollerabile di gruppo ( DST Abbreviazione di “dose settimanale tollerabile”, assunzione massima di sostanze eventualmente presenti negli alimenti, come i contaminanti, che possono essere consumate settimanalmente per tutta la vita senza che si producano effetti avversi per la salute) di 4,4 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo alla settimana, viene specificata in un parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio. sui rischi per la salute umana derivanti dalla presenza di queste sostanze negli alimenti.

I PFAS sono un gruppo di sostanze chimiche artificiali prodotte e utilizzate in tutto il mondo in vari settori industriali (ad es. tessile, prodotti per la casa, prodotti antincendio, automobilistico, alimentare, edile, elettronico).

L' esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo. a queste sostanze chimiche può provocare effetti nocivi sulla salute e l’uomo può essere esposto ai PFAS in vari modi, tra cui cibi dove tali sostanze sono presenti più frequentemente: acqua potabile, pesce, frutta, uova e prodotti a base di uova.

I quattro PFAS su cui si è incentrata la valutazione dell’EFSA sono l'acido perfluoroottanoico (PFOA), l’acido perfluoroottansolfonico (PFOS), l'acido perfluorononanoico (PFNA) e l'acido perfluoroesano sulfonico (PFHxS).

I bambini piccoli ma anche quelli più grandi sono le fasce di popolazione Comunità di persone, animali o piante della stessa specie. maggiormente esposte, affermano gli scienziati dell'EFSA, e l'esposizione durante la gravidanza e l'allattamento al seno è il principale fattore che contribuisce alla presenza di PFAS nei neonati.

Nello stabilire la DST gli esperti hanno ritenuto che l'effetto più critico per la salute umana sia la diminuita risposta del sistema immunitario alle vaccinazioni. Si tratta di una novità rispetto al precedente parere dell'EFSA del 2018 sui PFAS, che riteneva l'aumento del colesterolo il principale effetto critico Effetto avverso osservato alla dose minima quando una popolazione vulnerabile è esposta a una sostanza quale una tossina ambientale o alimentare. Si può riferire all'uomo ma anche ad altre specie tra cui animali, piante o microbi..

Il parere del 2018 stabiliva separate DST per i PFOS e i PFOA, ma l'EFSA ha riesaminato tali sostanze tenendo conto delle conoscenze scientifiche più attuali e seguendo le sue recenti linee guida per la valutazione dell'esposizione congiunta a più sostanze chimiche.

Questo parere scientifico è stato elaborato tenendo conto anche dei riscontri ricevuti da organismi scientifici, cittadini ed enti competenti degli Stati membri nel corso di una consultazione di due mesi tenutasi tra febbraio e aprile del 2020

La consulenza scientifica dell'EFSA coadiuverà i gestori del rischio nell’assumere decisioni circa le modalità più opportune per tutelare i consumatori dall'esposizione ai PFAS tramite l’alimentazione.

In che modo gli alimenti si contaminano con i PFAS?

I cibi possono venire contaminati dai terreni o da acque contaminate usate per coltivarli; dai PFAS concentratisi nell’organismo di animali tramite mangimi e acqua; da imballaggi alimentari contenenti PFAS; o anche da attrezzature contenenti PFAS usate per le lavorazioni alimentari.

Per contattarci

EFSA Media Relations Office

Tel. +39 0521 036 149

E-mail: press [at] efsa.europa.eu (Press[at]efsa[dot]europa[dot]eu)

(Solo se siete membri della stampa)

Servizio "Ask a Question"

Avete una domanda sul lavoro dell'EFSA? Contattate il nostro servizio "Ask a Question"!

Servizio "Ask a Question"