Raccomandazioni dell’EFSA per la salute ed il benessere degli animali riguardo all’importazione di uccelli selvatici
Il gruppo di esperti scientifici sulla salute e il benessere degli animali (AHAW) dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) raccomanda che la necessità di continuare l’importazione di uccelli selvatici nell’Unione europea (UE) sia sottoposta ad attenta valutazione, date le preoccupazioni riguardanti tanto la salute quanto il benessere degli animali.
Sebbene variabile a seconda delle specie di uccelli selvatici catturati e del rischio di infezione in cattività, la probabilità che alcune specie siano portatrici di malattie animali infettive e le trasmettano ad altri uccelli nell’UE è elevata. Inoltre, si osservano un tasso di mortalità generalmente elevato e sofferenze di vario tipo tra gli uccelli selvatici importati.
Prima della promulgazione da parte dell’UE[1], nel 2005, del divieto di importare uccelli selvatici (ad eccezione del pollame), ogni anno venivano importati oltre 800.000 uccelli selvatici come animali da compagnia, da spettacolo o da zoo. La Commissione europea ha chiesto all’EFSA di svolgere una valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio sugli aspetti che l’importazione nell’UE di questi uccelli comporta per la salute ed il benessere degli animali. Tale valutazione riguarda principalmente l’influenza aviaria, la malattia di Newcastle e la clamidiosi. La consulenza scientifica dell’EFSA aiuterà la Commissione europea e gli Stati membri a riesaminare se sia ancora necessario continuare il divieto.
Al fine di ridurre il rischio che nell’UE entrino malattie animali “esotiche” attraverso l’importazione di uccelli selvatici e pollame, il gruppo AHAW ha formulato le seguenti raccomandazioni:
- miglioramento delle verifiche, della tracciabilità Capacità di rintracciare il percorso di un prodotto alimentare o di un ingrediente attraverso tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione e del controllo della qualità, nei paesi terzi;
- esame degli uccelli selvatici che entrano nell’UE;
- armonizzazione e miglioramento continui dei metodi di analisi;
- miglioramento delle misure di contenimento e di biosicurezza per evitare la contaminazione incrociata durante il trasporto.
Per quanto riguarda il benessere degli animali, il gruppo ha affermato che:
- sarebbe necessario operare significativi miglioramenti in tutti gli aspetti della filiera cattività-esportazione, in particolare riguardo alle condizioni di cattura, cura e trasporto;
- sarebbe preferibile allevare gli uccelli in cattività nel rispetto di norme di elevato benessere piuttosto che importare uccelli catturati, spesso soggetti a misere condizioni;
- in alcuni casi, sarebbe preferibile importare uova da covare invece di animali, al fine di ridurre la sofferenza animale.
Il gruppo AHAW ha svolto la valutazione del rischio basandosi sui dati disponibili riguardo all’importazione legale di uccelli selvatici. Gli esperti non hanno potuto valutare l’impatto delle importazioni illegali per mancanza di dati al riguardo.
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