Salta al contenuto principale

Sottoprodotti di origine animale

I sottoprodotti di origine animale (SOA) sono materiali di derivazione animale non destinati al consumo umano. I SOA comprendono:

  • rifiuti di macello (pelle, ossa, corna e zoccoli, sangue, grasso e frattaglie non commestibili);
  • rifiuti della ristorazione;
  • animali d’allevamento deceduti;
  • animali domestici deceduti;
  • materiali di origine animale come letame, gusci d'uovo, piume, lana, cera d'api;
  • ex prodotti alimentari di origine animale come latte, uova, carne  non più adatti al consumo umano (per ragioni commerciali, carenze qualitative, imperfezioni in corso di produzione, ecc.).

I sottoprodotti animali presentano importanti vantaggi: hanno un alto valore nutritivo e possono dunque essere utilizzati per produrre fertilizzanti, mangimi, biocarburanti e cosmetici. Grassi animali e oli vegetali possono  essere utilizzati anche per produrre fonti alternative di energia come biodiesel e carburanti da fonti rinnovabili.

Nell'UE oltre 20 milioni di tonnellate di SOA vengono prodotte ogni anno da macelli, industrie che producono alimenti per il consumo umano e animali deceduti negli allevamenti.

Tuttavia, se non lavorati correttamente, i sottoprodotti di origine animale possono trasmettere malattie all'uomo e agli animali o causare inquinamento ambientale. Il trattamento improprio dei sottoprodotti di origine animale ha causato la diffusione dell'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) e le epidemie di afta epizootica e influenza aviaria.

Quadro UE

L'uso, lo stoccaggio, la lavorazione e lo smaltimento dei sottoprodotti di origine animale sono severamemente disciplinati nell'UE. È in vigore un’apposita legislazione per tenere sotto controllo i rischi associati al trattamento, alla raccolta, alla trasformazione e al commercio di diversi tipi di sottoprodotti di origine animale.

La legislazione divide i sottoprodotti di origine animale in tre categorie in base al rischio potenziale per gli animali, l'uomo o l'ambiente stabilendo le modalità con cui ciascuna categoria di essi va impiegata o smaltita.

Ruolo dell'EFSA

L'EFSA valuta i rischi derivanti dai sottoprodotti di origine animale su richiesta della Commissione europea. Sulla sua consulenza scientifica di basano le decisioni di gestione dei rischi da parte dei responsabili dell'UE.

Per esempio la consulenza scientifica dell'EFSA sui sottoprodotti di origine animale ha contribuito alla decisione di revocare parzialmente il divieto del loro impiego nell'alimentazione animale nell'UE. La modifica legislativa, avvenuta nel 2021, ha permesso che le proteine animali trasformate (PAT) di derivazione suina fossero usate nell'alimentazione del pollame, e che le PAT da pollame fossero usate nell'alimentazione dei suini.

In precedenza l'uso di PAT nell'alimentazione animale era stato vietato per impedire che la BSE si diffondesse dagli animali all'uomo tramite la catena degli alimenti.

L'EFSA valuta anche la sicurezza dei metodi alternativi per la lavorazione dei sottoprodotti di origine animale. In base ai dettami della legislazione dell'UE, le richieste di autorizzazione di nuovi metodi devono essere presentate all'autorità nazionale competente di uno Stato membro dell'UE, mentre la loro sicurezza deve essere valutata dall'EFSA. È la Commissione europea a decidere se autorizzare o meno un metodo alternativo Metodo che può essere usato nella ricerca per rimpiazzare le tradizionali sperimentazioni su animali con metodi non invasivi o con la sostituzione. Vedi anche sostituzione, riduzione e perfezionamento (3R)..

Nel corso degli anni l'EFSA ha valutato vari metodi di lavorazione alternativi per la produzione di biodiesel e carburanti da fonti rinnovabili o per altri scopi come la produzione di compost, mangimi e fertilizzanti derivati da biogas. Se un metodo alternativo riceve valutazione positiva, viene incluso tra quelli disciplinati dalla legge.

Tappe fondamentali

  1. 2021

    Dicembre

    L'EFSA valuta l'uso di alcuni sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati come fertilizzanti organici e ammendanti. Il parere ha valutato i diversi livelli di inattivazione dei microrganismi causati dai metodi di lavorazione descritti nella legislazione. Ciò aiuterà i gestori del rischio a consentirne l’uso come fertilizzanti organici e ammendanti in modo che i prodotti possano essere scambiati liberamente all'interno dell'UE.

  2. 2020

    Ottobre

    Gli esperti valutano il rischio da BSE se si permette che collagene e gelatina derivati da ruminanti vengano somministrati ad animali d'allevamento non ruminanti nell'UE (suini e pollame). Sulla base dei risultati di tale valutazione la Commissione europea ne ha ammesso l’utilizzo.

  3. 2018

    L'EFSA stima la minaccia per il bestiame connessa alla possibile contaminazione dei mangimi da encefalopatia spongiforme bovina se le proteine animali trasformate (PAT) dei suini dovessero essere riautorizzate nei mangimi per pollame e le PAT per pollame nei mangimi per suini. Il parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio. va ad aggiornare uno precedente, pubblicato nel 2010, sui rischi da BSE dai PAT nei mangimi.

  4. 2010

    Luglio