Ispezione delle carni
Le procedure di ispezione delle carni hanno principalmente lo scopo di individuare e prevenire pericoli per la salute pubblica come agenti patogeni di origine alimentare e contaminanti chimici nella carne.
Per prassi le ispezioni tecniche (visive, mediante palpazione e incisione) finalizzate a determinare la presenza di lesioni evidenti, ecchimosi o fratture ossee sono ritenute sufficienti a soddisfare gli obiettivi di tutela della salute pubblica. Queste tecniche non sono però sempre idonee a individuare patologie di origine alimentare come la campilobatteriosi, la salmonellosi e ceppi virulenti di E. coli, oppure la contaminazione da sostanze chimiche come steroidi o farmaci veterinari in traccia.
L’ispezione delle carni è anche parte integrante del complessivo sistema di monitoraggio di alcune malattie degli animali e della verifica di conformità agli standard di benessere animale. Si tratta di un punto di verifica fondamentale per l’individuazione precoce di potenziali problemi che potrebbero influire sulla salute pubblica oltre che sulla salute e il benessere degli animali.
Milestones
2020
L'EFSA valuta i potenziali effetti dell'ispezione post mortem tardiva (PMI) degli ungulati (bovini, piccoli ruminanti, suini, cavalli, cinghiali e cervi) sulla salute pubblica e sulla verifica della salute e del benessere degli animali. Nello specifico gli esperti stanno valutando l'efficacia della PMI nel rilevare malattie quando venga effettuata 24 o 72 ore dopo la macellazione o l'arrivo allo stabilimento dove si effettua l’ispezione della carne di selvaggina.
2011 - 2013
L’EFSA pubblica sei pareri scientifici sui pericoli per la salute pubblica connessi all’ispezione delle carni. A ognuno di essi è allegata una relazione scientifica in cui venivano proposti indici epidemiologici.
In questi pareri l'EFSA individua e classifica i pericoli per la salute pubblica insiti nelle carni e raccomanda possibili migliorie o metodi alternativi per l'ispezione delle carni validi a dimensione UE. Tra questi vi è la revisione dei metodi attuali che potrebbero non essere adeguati al rilevamento dei rischi o sproporzionati rispetto ai rischi.
Ruolo dell'EFSA
L’EFSA offre ai gestori del rischio consulenza scientifica e supporto tecnico indipendenti in materia di pericoli specifici insiti nei diversi sistemi di produzione in rapporto all’ispezione delle carni. Le risultanze dell’EFSA vengono utilizzate dai gestori del rischio nell’Unione europea (UE) e negli Stati membri per migliorare le attuali metodologie di ispezione delle carni.
Nel maggio del 2010 la Commissione europea ha chiesto all’EFSA di fornire le basi scientifiche per modernizzare l’ispezione delle carni nell’UE. Insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), l’EFSA ha avuto il compito di contribuire a introdurre un approccio all’ispezione delle carni basato sul rischio in tutte le relative fasi della catena di produzione.
Quadro UE
Il regolamento sull'igiene dell'aprile 2004 ha consolidato e semplificato 17 direttive UE obsolete e talvolta sovrapponibili, dando vita a una politica unica innovativa e trasparente in materia di igiene che ha trasferito la responsabilità primaria della sicurezza alimentare lungo tutta la catena alimentare agli operatori del settore. Le nuove norme sono entrate in vigore il 1° gennaio 2006.
Legislazione in materia di igiene alimentare - Commissione Europea
Sulla base dell’esperienza maturata dall’applicazione del regolamento sull’igiene, nel novembre 2009 gli Stati membri hanno sollecitato nuove regole per modernizzare l'ispezione delle carni nei macelli dell'UE e hanno chiesto alla Commissione di sviluppare un approccio basato sul rischio per vagliare pericoli o sistemi di produzione specifici. I pareri scientifici dell’EFSA, elaborati con il contributo del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, sono elementi chiave su cui si basano le proposte legislative della Commissione.
Il quadro UE, che include i pareri e le raccomandazioni dell’EFSA, deve necessariamente tener conto delle linee guida internazionali applicabili:
- Il codice di prassi igienica per le carni del Codex Alimentarius.
- Il codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE), in particolare il capitolo 6.2 sul controllo dei pericoli biologici per la salute degli animali e sull'importanza della salute pubblica mediante l'ispezione delle carni ante e post-mortem.
- Il capitolo 7,5 sulla macellazione degli animali.