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L’EFSA avvia il riesame degli additivi per mangimi

Il gruppo di esperti scientifici FEEDAP dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha pubblicato di recente uno dei suoi primi pareri sulla sicurezza e l’efficacia di additivi per mangimi in esito alle relative richieste di riesame presentate dai produttori. Il gruppo sta riesaminando tutti gli additivi per mangimi attualmente presenti sul mercato, autorizzati in base al precedente quadro legislativo[1], e in linea con l’attuale legislazione dell’UE sugli additivi alimentari[2] destinati all’impiego nell’alimentazione animale. Scopo di questa operazione è garantire che tutti gli additivi per mangimi utilizzati in Europa vengano riesaminati sulla base delle medesime linee guida aggiornate[3], che tengono conto delle più recenti acquisizioni scientifiche.

L’EFSA ha già ricevuto oltre 30 richieste di riesame di additivi per mangimi. Inoltre il gruppo FEEDAP continua a eseguire valutazioni dei nuovi additivi per i quali si richiede l’autorizzazione all’impiego nell’UE o nuovi impieghi nel caso di additivi già autorizzati. Ad oggi l’EFSA ha valutato più di 200 richieste riguardanti additivi per mangimi.

Gli additivi per mangimi sono prodotti usati per migliorare i mangimi animali, per esempio per accentuare i sapori o per rendere i mangimi più digeribili. Rientrano in questa categoria, tra gli altri, i conservanti, gli antiossidanti, gli aromatizzanti e le vitamine. Nel mercato dell’Unione europea sono attualmente presenti circa 2 800 additivi per mangimi. Per poter mantenere questi prodotti sul mercato, l’industria dei mangimi deve presentare alla Commissione europea e all’EFSA apposite richieste comprensive dei dati scientifici su cui basare il riesame dei prodotti stessi. L’EFSA ha altresì predisposto, dopo una consultazione pubblica, una serie di documenti tecnici orientativi per aiutare i richiedenti a preparare le domande.

Il gruppo FEEDAP dell’EFSA esamina il potenziale impatto degli additivi alimentari sulla salute degli animali e dell’uomo oltre che sull’ambiente. Tutti gli additivi alimentari contenenti microrganismi vengono anche analizzati dal punto di vista della loro potenziale resistenza agli antibiotici utilizzati in medicina umana e veterinaria.

Nei microrganismi vi sono due tipi di resistenze note agli antimicrobici: una resistenza intrinseca e una acquisita. Per resistenza intrinseca si intende un tipo di resistenza a forme antimicrobiche che fa parte del corredo genetico del microrganismo stesso. Se è vero che questo tratto può essere trasmesso alla generazione successiva, il rischio di trasmissione a un altro microrganismo, pianta o cellula animale, è considerato trascurabile. Per resistenza acquisita si intende la resistenza a un determinato antimicrobico che si instaura in un microrganismo attraverso l’acquisizione di materiale genetico esterno[4] I microrganismi che hanno sviluppato una resistenza agli antimicorobici possono virtualmente trasmetterla ad altri organismi. Se così fosse, ciò sarebbe considerato dall’EFSA una potenziale fonte di preoccupazione.

Il gruppo FEEDAP ha completato il riesame della sicurezza ed efficacia Corretto funzionamento di qualcosa rispetto a standard predefiniti o alle aspettative di Cylactin, un additivo per mangimi Prodotto aggiunto intenzionalmente ai mangimi animali per migliorare: 1) la qualità dei mangimi; 2) la qualità dei prodotti alimentari ottenuti dagli animali; 3) il rendimento e la salute degli animali utilizzato nell’alimentazione dei polli da ingrasso. Cylactin è un additivo microbico per mangimi basato su un ceppo Sottotipo di microbo, definito dal suo patrimonio genetico; per esempio, nel caso di Escherichia coli O157, la parte "O157" del nome si riferisce al ceppo di batteri dell’acido lattico (Enterococcus faecium), che è da tempo utilizzato per gli animali e l’uomo. Da un primo esame è emerso che il ceppo di batteri dell’acido lattico usato in questo prodotto è più resistente alla kanamicina rispetto alla maggior parte degli altri ceppi di Enterococcus faecium. Dopo un attento riesame dei dati, tra cui la sequenza genomica completa, il gruppo di esperti scientifici è giunto alla conclusione che la resistenza agli antimicrobici Capacità dei microrganismi di crescere in presenza di sostanze specificamente progettate per distruggerli; per esempio, in seguito a un preoccupante uso eccessivo degli antibiotici, alcune infezioni umane sono ora resistenti agli antibiotici non è acquisita; pertanto il rischio che i batteri possano trasferire la resistenza alla kanamicina ad altri organismi non costituisce motivo di preoccupazione.

Il gruppo di esperti scientifici ha concluso che Cylactin è efficace come additivo per mangimi utilizzati per polli da ingrasso e che non sussistono elementi che dimostrino che il suo impiego determina effetti avversi per gli animali bersaglio, la salute umana o l’ambiente.

 

 

[1] Direttiva 70/524/CEE relativa agli additivi nei mangimi.
[2] Regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la preparazione e la presentazione delle domande e la valutazione e l’autorizzazione di additivi per mangimi
[3] Regolamento (CE) n. 429/2008 della Commissione sulle modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1831/2003 e documenti tecnici orientativi dell’EFSA.
[4] Ciò può avvenire nell’intestino animale o umano ricco di flora batterica. I geni della resistenza agli antimicorobici acquisita possono essere trasmessi tra varie specie di microrganismi.

 

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