L'EFSA rivede la valutazione dell'esposizione dei consumatori ai glicosidi steviolici
L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha riveduto la sua precedente valutazione dell'esposizione Una delle tappe fondamentali della valutazione del rischio: valutazione accurata degli individui, o delle cose, che sono stati esposti a un pericolo, cui segue una determinazione dei quantitativi interessati dei consumatori ai dolcificanti glicosidi steviolici[1] sulla base dei livelli di impiego rivisti proposti dai richiedenti. L'uso di questi dolcificanti, più comunemente noti con il nome di Stevia, viene proposto negli alimenti senza zucchero o a ridotto valore energetico, ad esempio in alcune bevande aromatizzate e dolciumi. Sebbene le stime di esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo riviste siano leggermente più basse rispetto a quelle del parere adottato dal gruppo ANS dell'EFSA ad aprile 2010, adulti e bambini che siano forti consumatori di alimenti contenenti questi dolcificanti potrebbero comunque superare la dose Esatto quantitativo di una sostanza (per esempio una sostanza chimica o un nutriente) somministrata, consumata o assorbita da un singolo organismo, popolazione o ecosistema giornaliera accettabile (ADI) stabilita dal gruppo di esperti scientifici, se i dolcificanti vengono utilizzati ai livelli massimi[2].
Nell’aprile 2010 la valutazione dell'EFSA sulla sicurezza e l'esposizione dei consumatori indicava che alcuni adulti e bambini potrebbero superare la dose giornaliera accettabile di 4 mg per kg di peso corporeo al giorno (mg/kg p.c./giorno) in caso di uso dei dolcificanti ai livelli di impiego massimi proposti dai richiedenti. La Commissione europea, pertanto, ha chiesto all’industria di rivedere gli impieghi proposti per le sostanze. Per garantire che l'uso di questi dolcificanti sia sicuro per i consumatori, la Commissione europea ha in seguito richiesto all'EFSA di condurre una nuova valutazione dell'esposizione sulla base degli impieghi rivisti proposti.
Tenendo conto degli impieghi proposti rivisti e dei livelli di impiego presentati dall’industria, l'EFSA ha calcolato l'esposizione ai glicosidi steviolici contenuti in varie categorie di alimenti tra cui bevande analcoliche aromatizzate che, viste le abitudini di consumo alimentare, sarebbero tra le principali fonti di esposizione ai glicosidi steviolici sia per gli adulti che per i bambini. Per il calcolo dell'esposizione l'EFSA ha usato i dati di diverse banche dati sul consumo di prodotti alimentari, tra cui la banca dati particolareggiata dell'EFSA sui consumi alimentari.
Per i forti consumatori le stime di esposizione riviste ai glicosidi steviolici restano superiori all'ADI stabilita di 4 mg per kg di peso corporeo. Per i bambini europei (di età compresa tra 1 e 14 anni) l'esposizione varia da 1,7 a 16,3 mg/kg p.c./giorno; e per gli adulti le stime di esposizione riviste variano da 5,6 a 6,8 mg/kg p.c./giorno.
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