Giornata mondiale della sicurezza alimentare 2020: "La sicurezza alimentare riguarda tutti, adesso e in futuro"

La sicurezza alimentare è responsabilità condivisa e l'EFSA celebra la seconda Giornata mondiale della sicurezza alimentare questo 7 giugno 2020 insieme ai suoi partner nazionali, europei e internazionali, tra cui gli sponsor ONU dell'evento, il Codex Alimentarius, l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) e l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Siamo uniti per collaborare a sensibilizzare l’opinione pubblica e ispirare misure volte a prevenire, individuare e gestire i rischi veicolati dagli alimenti, contribuendo alla sicurezza alimentare, alla salute umana, alla prosperità economica, all'agricoltura, all'accesso ai mercati, al turismo e allo sviluppo sostenibile.
La sicurezza alimentare di solito viene data per scontata. 2 europei su 5 s’interessano attivamente alla sicurezza degli alimenti, ma solo 1 su 5 afferma di ritenerla la preoccupazione principale nello scegliere i cibi. Spesso è invisibile, a meno di non prendere un'intossicazione alimentare. Gli alimenti non sicuri contenenti batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche nocive provocano più di 200 malattie che vanno dalla diarrea al cancro.
Ha dichiarato al proposito Bernhard Url, direttore esecutivo dell'EFSA: "Per la Giornata mondiale della sicurezza alimentare 2020 intendiamo concentrarci su tre caratteristiche chiave del sistema di sicurezza alimentare dell'UE: l'attuazione dell’approccio “salute unica globale”, sistemi alimentari sostenibilie condivisione della responsabilità in materia di sicurezza alimentare.
Sono queste le importanti caratteristiche del sistema di sicurezza alimentare dell'UE nel quale le organizzazioni europee e nazionali, insieme ai nostri numerosi portatori di interesse, contribuiscono a rendere gli standard europei di sicurezza alimentare, salute e benessere degli animali e protezione ambientale tra i più elevati al mondo".
L'EFSA sostiene l'attuazione di un approccio per una "Salute unica globale" (One Health) perché migliora la sicurezza alimentare

- Riflettiamo: sapevate che sia l'igiene degli alimenti (68%) che la salute degli animali (65%) sono tra i temi di sicurezza alimentare più noti ai cittadini dell’UE?
La base dell’approccio “Salute unica globale” (One Health) è che la salute delle persone è legata alla salute degli animali e dell'ambiente. Animali malati e un ambiente degradato finiscono per avere un impatto sulla sicurezza degli alimenti e hanno ripercussioni sulla salute delle persone.
"La pandemia Epidemia ad ampia diffusione che colpisce una regione, un continente o l'intero pianeta COVID-19 ci richiama tempestivamente ai pericoli da agenti patogeni e all'importanza delle buone prassi igieniche", ha commentato Url. "Sebbene il cibo non sia fonte o veicolo di trasmissione della COVID-19, l'emergenza ha dimostrato in modo fin troppo drammatico l'impatto che queste malattie possono avere sulla salute pubblica e sul benessere socio-economico".
Un'altra fonte di preoccupazione è la continua tendenza all'aumento dell'antibiotico-resistenza (AMR). Secondo la Commissione europea l’antibiotico-resistenza è responsabile di circa 33.000 decessi all'anno nell'Unione e costa all'UE 1,5 miliardi di euro all'anno in costi sanitari e perdite di produttività.
Le agenzie dell'UE, tra cui l'EFSA, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l'Agenzia europea per i medicinali (EMA), insieme alla Commissione e ai nostri partner negli Stati membri, stanno attuando l’approccio per una salute unica globale nell'UE. Ciò migliora l'individuazione precoce e il monitoraggio per combattere le minacce derivanti da infezioni zoonotiche resistenti agli antimicrobici, da batteri patogeni presenti su frutta e verdura da suolo o acqua contaminati; e da alimenti di origine animale.
Investire in sistemi alimentari sostenibili paga e dunque l'UE mira a promuovere un ambiente sostenibile per alimenti sicuri.

- Riflettiamo: tre sono le preoccupazioni più frequenti tra gli Europei, e cioè l'uso scorretto di medicinali negli animali d'allevamento (44%), i residui di pesticidi negli alimenti (39%) e gli inquinanti ambientali (37%).
I nostri cibi provengono dalle campagne, dai fiumi e dai mari, quindi mantenere il suolo, l'aria e l'acqua puliti e adatti alla vita è fondamentale. La Commissione europea ha recentemente varato la nuova strategia UE “dal produttore al consumatore”, che pone la produzione e il consumo di alimenti al centro del Green Deal europeo, con l'obiettivo di rendere i sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell'ambiente.
Ridurre l'uso di pesticidi è una delle tante, nuove proposte importanti in relazione alla produzione di alimenti e all'agricoltura. Nell'UE l'uso dei pesticidi è severamente disciplinato e le sostanze in essi contenute sono valutate scientificamente per il loro impatto non solo sulla salute ma anche sulla biodiversità Termine usato per descrivere la varietà di organismi viventi presenti in un determinato ambiente. Tali valutazioni vengono ripetute frequentemente per avere la certezza di tener conto dei dati scientifici più recenti.
Anche i cambiamenti climatici possono influenzare i nostri ecosistemi con conseguenze sulla sicurezza alimentare e l’alimentazione. Avvisi tempestivi su una serie di rischi che emergono o aumentano a causa del cambiamento climatico - come nuovi patogeni delle piante, biotossine emergenti, agenti patogeni che causano malattie - sono essenziali per proteggere il nostro approvvigionamento alimentare e il nostro ambiente. Anche le variazioni di temperatura e umidità possono influire sulla qualità del suolo con conseguenze sul contenuto nutrizionale delle colture.
Inoltre la sicurezza della filiera alimentare è influenzata dal modo in cui l'uomo tratta gli animali, in particolare quelli destinati alla produzione di alimenti. Fattori di stress e condizioni di scarso benessere possono avere come conseguenza una maggiore predisposizione alle malattie negli animali. Ecco perché l'UE ha stabilito alcuni dei più alti standard mondiali in materia di benessere degli animali.
L'EFSA, i suoi partner europei e nazionali collaborano per fornire alimenti sicuri e sostenibili, in modo che i consumatori possano assicurarsi un adeguato apporto Quantitativo di una sostanza (nutritiva o chimica) assunto da una persona o un animale attraverso la dieta di sostanze nutritive che promuovano la salute e lo sviluppo umano a lungo termine.
In Europa la sicurezza alimentare è una responsabilità condivisa dai campi alla tavola e garantisce alcuni tra gli standard di sicurezza alimentare più elevati al mondo.

- Riflettiamo: in Europa la fiducia nelle informazioni sui rischi alimentari è riposta in massimo grado se proviene dagli scienziati (82%) e dalle organizzazioni dei consumatori (79%), seguono poi gli agricoltori (69%), le autorità nazionali (60%), le istituzioni dell'UE (56%) e le ONG (56%).
Il ruolo chiave della cooperazione è uno dei temi preferiti di Bernhard Url: “Non c’è dubbio che la sicurezza alimentare in Europa sia responsabilità comune. La cooperazione non solo aiuta a condividere la mole di lavoro e le risorse necessarie, ma fornisce anche la rete per canalizzare le informazioni e le migliori prassi in modo che tutti in Europa possano beneficiare del sistema dell’UE".
Ad esempio le buone pratiche igieniche nel settore alimentare e agricolo contribuiscono a ridurre l'insorgenza e la diffusione di malattie veicolate da alimenti. L'educazione alla sicurezza alimentare aiuta i consumatori a fare scelte informate e sane e a esigere disponibilità di alimenti più sicuri. Il quadro di riferimento per tali condizioni poggia sulla consulenza scientifica dell'EFSA e degli Stati membri, con la collaborazione dei responsabili politici e degli operatori del settore per garantire una solida base scientifica al processo decisionale e consulenza in materia di sicurezza alimentare.
"Se intensifichiamo ulteriormente la nostra cooperazione - con le istituzioni europee, i nostri partner nazionali e internazionali e tutti i nostri numerosi portatori di interesse, dagli scienziati e consumatori ai produttori alimentari e alle organizzazioni della società civile - potremo continuare a fornire alimenti non solo sicuri ma anche più sostenibili per l'Europa, adesso e in futuro".
*Cifre tratte da: Eurobarometer on food safety in the EU, 2019
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