L’EFSA valuta il rischio di MRSA in cibi e animali
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato un parere sulla rilevanza, in termini di salute pubblica, della presenza dello Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) in alimenti e animali. Il gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici (BIOHAZ) dell’EFSA ha rilevato che, pur sussistendo la possibilità di una contaminazione degli alimenti da MRSA, allo stato attuale non vi sono prove che l’ingestione o la manipolazione di cibi contaminati possa aumentare il rischio per l’uomo di diventare portatore sano o di contrarre l’infezione da questo batterio. Il gruppo ha inoltre concluso che nei luoghi in cui la prevalenza di MRSA negli animali da produzione alimentare è alta, gli individui a contatto con animali vivi, soprattutto gli agricoltori, i veterinari e le loro famiglie corrono un rischio maggiore rispetto alla popolazione Comunità di persone, animali o piante della stessa specie in generale.
Nel caso di animali destinati alla produzione alimentare, è emerso un tipo specifico di MRSA, denominato CC398, di cui quasi sempre sono portatori asintomatici gli animali in allevamenti intensivi. Il gruppo di esperti ha rilevato che questo ceppo Sottotipo di microbo, definito dal suo patrimonio genetico; per esempio, nel caso di Escherichia coli O157, la parte "O157" del nome si riferisce al ceppo rappresenta una piccola parte di tutti i casi di MRSA nell’Unione europea. Vari tipi di MRSA, tra cui il CC398, possono essere presenti in macelli e su carni crude, ma il gruppo ha dichiarato che, in base ai dati attualmente disponibili, il rischio di infezione per i lavoratori dei macelli e per chi manipola la carne sembra essere basso.
Il professor Dan Collins, che presiede il gruppo di esperti scientifici BIOHAZ, ha dichiarato: “A oggi non vi sono prove che l’uomo possa contrarre infezione dal ceppo di MRSA CC398 ingerendo cibi contaminati. E non vi è alcuna prova che questo ceppo abbia causato infezioni alimentari”.
Il gruppo ha inoltre rilevato che la frequenza di CC398 è molto variabile in Europa. È stato individuato un rischio maggiore, rispetto alla popolazione in generale, per gli individui a contatto con gli animali vivi, soprattutto gli agricoltori, i veterinari e le loro famiglie, che corrono il rischio di diventare portatori o di infettarsi. Nei paesi colpiti, le principali fonti del ceppo CC398 sono i suini, i vitelli e i polli da allevamento.
Anche gli animali domestici possono contrarre l’infezione da MRSA, ma in quasi tutti i casi i batteri vengono trasmessi dall’uomo all’animale domestico e viceversa. Il gruppo ha osservato che non sono disponibili studi specifici che abbiano esaminato il rischio relativo proveniente da vari animali di piccola taglia e da cavalli come fonti d’infezione per gli esseri umani.
Per quanto attiene a possibili misure di controllo, il gruppo di esperti scientifici ha indicato che sia lo spostamento di animali sia il contatto fra di essi costituiscono probabilmente un fattore importante per la trasmissione del CC398. Il gruppo di esperti scientifici ha affermato che poiché le principali modalità di trasmissione all’uomo sono legate al contatto diretto con animali vivi e con il loro ambiente, le misure di controllo più efficaci sono probabilmente da attuarsi a livello di allevamenti.
Il gruppo di esperti scientifici BIOHAZ ha altresì segnalato la necessità di un monitoraggio sistematico dell’MRSA per valutarne le tendenze di evoluzione negli animali da produzione alimentare, in tutti gli Stati membri. È inoltre necessario proseguire il lavoro sull’armonizzazione dei metodi di campionamento, il rilevamento e la quantificazione dell’MRSA nell’uomo e negli animali nonché per il rilevamento dell’MRSA come contaminante Qualsiasi sostanza presente nei prodotti alimentari che non sia stata aggiunta intenzionalmente. I contaminanti possono derivare da confezionamento, trasformazione dei prodotti alimentari e trasporto, pratiche agricole o uso di farmaci veterinari. Non è contemplata in questa definizione la contaminazione degli alimenti da parte di insetti o roditori negli alimenti e nell’ambiente. Il gruppo ha infine raccomandato di ampliare le linee guida per lo screening dei pazienti al momento del ricovero negli ospedali includendovi le categorie professionali esposte al contatto con bestiame negli allevamenti intensivi.
Il parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio del gruppo BIOHAZ dell’EFSA, al quale ha anche contribuito il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), è stato elaborato in parallelo con il lavoro dell’Agenzia europea per i medicinali (EMEA), vertente su altri aspetti dell’MRSA. L’EMEA ha pubblicato un documento di riflessione sull’impiego di agenti antimicrobici nel bestiame e negli animali da compagnia, relativo al rischio d’infezione da MRSA negli animali (EMEA reflection paper). È prevista la pubblicazione di un documento di sintesi che raccoglie le conclusioni delle tre agenzie comunitarie sul tema dell’MRSA nell’anno in corso.
Staphylococcus aureus è un batterio che può essere presente in maniera continua o intermittente in portatori sani ed è causa molto comune di infezioni cutanee minori che solitamente non richiedono cure mediche. In pazienti ospedalizzati, lo Staphylococcus aureus è causa comune di infezioni nosocomiali. La sua variante, lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA), è emersa per la prima volta negli anni ’70 ed è ora diffusa negli ospedali di molti Stati membri europei. Negli ultimi anni si sono sviluppati cloni di MRSA al di fuori degli ospedali, che causano infezioni in soggetti che non hanno contatti con ambienti ospedalieri.
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