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L’EFSA porta a termine 30 valutazioni del rischio su sostanze indesiderabili nell’alimentazione animale

Il Gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui contaminanti nella catena alimentare (CONTAM) ha appena concluso l’elaborazione dell’ultimo parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio nell’ambito una serie di 30 valutazioni del rischio svolte negli ultimi 5 anni in merito alle sostanze indesiderabili nell’alimentazione animale. Questi pareri sono stati emessi su richiesta della Commissione europea, per esaminare i possibili rischi per la salute animale e umana dovuti alla presenza di queste sostanze nei mangimi.

Tali sostanze indesiderabili sono prodotti chimici quali il nitrito, la sostanza esaminata nell’ultimo dei 30 pareri appena pubblicato; che possono essere presenti naturalmente oppure a seguito di contaminazione ambientale o di altro tipo nella catena dei mangimi e degli alimenti. Non sempre è possibile eliminare le sostanze indesiderabili dai mangimi, ma è importante ridurne la presenza per evitare di danneggiare la salute animale, la salute umana e l’ambiente.

I livelli massimi di sostanze indesiderabili nell’alimentazione animale sono elencati nell’allegato I della direttiva 2002/32/CE dell’UE e sono in corso di aggiornamento in base alle singole valutazioni dell’EFSA. I mangimi contenenti quantità di sostanze indesiderabili superiori ai livelli massimi ammessi possono essere pericolosi e devono essere eliminati dalla catena alimentare.

I 30 pareri pubblicati negli ultimi 5 anni riguardano i prodotti naturali di origine vegetale (quali il gossipolo e la teobromina), gli inquinanti organici persistenti (quali il DDT e l’esaclorobenzene), i metalli pesanti (quali l’arsenico e il mercurio), il fluoro e le micotossine (quali l’aflatossina B1).

Nella maggior parte dei casi il gruppo CONTAM non ha individuato rischi per la salute animale derivanti dal consumo di mangimi ai livelli massimi consentiti, a condizione che siano rispettate le buone prassi di alimentazione animale. Tuttavia non si sono potuti escludere effetti avversi sulla salute animale per alcune sostanze, quali il deossinivalenolo nei suini, il mercurio nei gatti, il gossipolo negli ovini e la teobromina nei cani e nei cavalli.

Il rischio di effetti avversi sulla salute umana dovuti alla presenza di sostanze indesiderabili in prodotti di origine animale, ad esempio carne fresca, uova e latte, è stato generalmente giudicato basso, ma in alcuni casi l’EFSA ha raccomandato di ridurre tale presenza, in particolare per gli inquinanti organici persistenti, quali il camfecloro.

Per diverse sostanze è stata segnalata la necessità di approfondire la ricerca, in particolare in merito all’entità del rischio che la presenza di queste sostanze nell’alimentazione animale possa provocare la contaminazione dei prodotti alimentari di origine animale.

L’attività dell’EFSA sulle sostanze indesiderabili ha fornito un molteplice contributo alla Commissione europea. Ad esempio, la Commissione ha emanato una raccomandazione che stabilisce i valori di riferimento per il monitoraggio delle micotossine nell’alimentazione degli animali , e che tiene conto dei pareri su deossinivalenolo, zearalenone, ocratossina A e fumonisine. Inoltre, basandosi sulle conclusioni dei pareri dell’EFSA, la Commissione ha abbassato i livelli massimi di alcune sostanze nei mangimi (ad es. del piombo), ha aumentato alcuni livelli per tenere conto di nuove tecniche di lavorazione, ad esempio per migliorare la qualità nutrizionale (ad es. il fluoro), e ha introdotto i livelli massimi per altri prodotti destinati all’alimentazione animale, per i quali non erano ancora stati fissati (ad es. il cadmio come oligoelemento) . Alcune specie vegetali sono state eliminate dall’elenco delle sostanze indesiderabili nell’alimentazione animale (ad es. le albicocche e le mandorle amare contenenti glicosidi cianogenici) . Sono attualmente in corso modifiche alla normativa che tengono conto degli ultimi pareri scientifici, ossia quelli su gossipolo, mercurio e teobromina.

[1] Raccomandazione 2006/576/CE del 17 agosto 2006 sulla presenza di deossinivalenolo, zearalenone, ocratossina A, tossine T-2 e HT-2 e fumonisine in prodotti destinati all’alimentazione degli animali (GU L 229 del 23.8.2006, pag. 7).
[2] Direttiva 2005/87/CE della Commissione, del 5 dicembre 2005, che modifica l’allegato I della direttiva 2002/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle sostanze indesiderabili nell’alimentazione degli animali per quanto riguarda il piombo, il fluoro e il cadmio (GU L 318 del 6.12.2005, pag. 19).
[3] Direttiva 2008/76/CE del 25 luglio 2008 che modifica l'allegato I della direttiva 2002/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle sostanze indesiderabili nell'alimentazione degli animali (GU L 198 del 26.7.2008, pag. 37).