#PlantHealth4Life, terza edizione: i cittadini ambasciatori della salute delle piante
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), la Commissione europea (CE) e i loro partner in tutta Europa hanno dato il via al terzo anno della campagna #PlantHealth4Life, iniziativa transfrontaliera intesa a proteggere la salute delle piante e sensibilizzare l’opinione pubblica alla sua importanza per l’ambiente, l’economia e la vita quotidiana.
La campagna, che ha preso il via a maggio 2025, apporta una ventata di nuove energie e nuove priorità facendo leva sui risultati dei due anni precedenti onde promuovere un impegno più incisivo sia all’interno che all’esterno dell’Unione europea.
Con una maggiore attenzione alla partecipazione, alla collaborazione e alla responsabilizzazione dei cittadini, per la prima volta in Italia la campagna #PlantHealth4Life, promossa dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), dalla Commissione europea (CE), in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), riunisce partner di 26 Stati membri dell’UE, 5 Paesi in fase di preadesione all'UE e la Svizzera per sensibilizzare e spronare gli individui a riflettere in modo critico sui legami vitali tra la salute delle piante, l’ambiente e la nostra vita quotidiana. Sottolineando l’azione pratica e il coinvolgimento della comunità, la campagna incoraggia i cittadini informati non solo a riflettere, ma anche a condividere le loro conoscenze e a ispirare gli altri a partecipare allo sforzo collettivo di salvaguardare i nostri ecosistemi e le nostre economie.
In Italia in particolare la campagna vuole rendere consapevoli i viaggiatori che rientrano da viaggi extra UE dell’importanza di non portare con sé piante, semi, fiori, frutta e verdura, per evitare di introdurre organismi nocivi o malattie nel nostro Paese, con gravi rischi per le piante, l’ecosistema, l’ambiente agricolo e naturale. Infatti anche un minuscolo seme o un frutto all’apparenza innocuo può rappresentare un pericolo. Se si ha cura di fare i bagagli in modo responsabile, controllando tasche e scompartimenti e assicurandosi di non trasportare piante o prodotti vegetali in valigia, si può evitare di imbarcare anche ospiti indesiderati.
Per «piante o prodotti vegetali» si intendono le piante vive, i fiori, la frutta e la verdura fresche, i semi, le talee, i bulbi e qualsiasi altra parte di piante potenzialmente in grado di trasportare organismi nocivi o malattie. Se si viaggia fuori dell’UE, o in territori d’oltremare[1] nelle regioni dell’Atlantico, dell’Antartico, dell’Artico, dei Caraibi, delle Indie e del Pacifico, al ritorno, indipendentemente dal mezzo di trasporto che viene utilizzato, è fondamentale evitare di trasportare organismi nocivi; in questo modo sarà possibile permettere a piante e a ecosistemi autoctoni di sopravvivere e prosperare.
In che modo la salute delle piante incide sulla nostra vita?
Le piante costituiscono l’80% degli alimenti che consumiamo, nutrono gli animali che alleviamo e purificano l’aria che respiriamo. Ma non è tutto: piante in salute sono sinonimo di buona resa agricola, che ha un impatto sulla disponibilità e sui prezzi degli alimenti per i consumatori. I cambiamenti climatici e le attività umane, quali il commercio e i viaggi, mettono le piante sotto forte pressione. La diffusione di parassiti e malattie può avere conseguenze economiche e ambientali devastanti. Ad esempio i focolai del patogeno Organismo (per esempio, batterio, virus e parassita) che può causare una malattia batterico Xylella fastidiosa hanno devastato gli oliveti dell’Italia meridionale per oltre un decennio, causando la perdita di milioni di alberi e minacciando la biodiversità Termine usato per descrivere la varietà di organismi viventi presenti in un determinato ambiente e le economie locali.
Tuttavia molti cittadini non sono consapevoli del motivo per cui la salute delle piante è importante. #PlantHealth4Life è volta a sensibilizzare la collettività in merito ai rischi per la salute delle piante e al ruolo che ognuno di noi può svolgere per proteggerle.
«Quando i cittadini comprendono il ruolo vitale della salute delle piante nella loro vita – dagli alimenti sulle loro tavole all’aria che respirano – diventano efficaci promotori di un cambiamento», spiega Sylvain Giraud, responsabile dell’unità Salute delle piante presso la direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare (DG SANTE). «#PlantHealth4Life ci ricorda che ognuno di noi può fare la differenza tenendosi informato e compiendo scelte ponderate che contribuiscono a proteggere ciò che ci sostiene tutti».
«Una pianta non è solo una pianta; può anche portare con sé altri organismi viventi», ha dichiarato Giuseppe Stancanelli, team leader per la valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio fitosanitario presso l’EFSA. «Nel nostro mondo interconnesso, le piante si spostano più che mai. Ecco perché l’UE si affida alla valutazione del rischio su base scientifica per comprendere e gestire le potenziali minacce alla salute delle piante, contribuendo a proteggere l’ambiente, l’agricoltura e la biodiversità. Attraverso la campagna #PlantHealth4Life stiamo sensibilizzando l’opinione pubblica in tutta Europa».
Bruno Caio Faraglia, direttore del Servizio Fitosanitario Centrale, incoraggia «tutti a unire gli sforzi e a prendersi cura delle piante nelle immediate vicinanze, in modo da poter godere del loro intenso verde e dare vita insieme all’idea: “Proteggere le piante significa proteggere la vita!”»
Diffondi la notizia e partecipa!
Le azioni di ogni singolo cittadino europeo sono fondamentali per mantenere in salute le piante. Visita il sito web della campagna #PlantHealth4Life e scopri in che modo incoraggiare il pubblico a salvaguardare la salute delle piante. Le risorse disponibili comprendono materiali per la stampa, post sui social e video.
La campagna è rivolta a tutti, con particolare attenzione ai seguenti destinatari:
- viaggiatori curiosi che amano esplorare il mondo e la natura;
- giardinieri che coltivano e si prendono cura di ortaggi, fiori e alberi a casa;
- genitori che sono preoccupati per il cibo che mangiano i loro figli e desiderano proteggere le comunità agricole, l’ambiente e la biodiversità per le future generazioni.
Quest’anno #PlantHealth4Life sarà ancora una volta presente nelle fiere, nelle mostre e nelle scuole dei Paesi partecipanti. Consulta la pagina italiana del sito web della campagna per vedere cosa è in programma nel Paese e continua a seguirci per ulteriori informazioni non appena saranno disponibili!
Informazioni sulla campagna
#PlantHealth4Life è una campagna pluriennale e multinazionale sviluppata su richiesta della Commissione europea e basata su un’analisi approfondita delle percezioni e dei comportamenti dei cittadini in materia di salute delle piante in tutta l’UE. La campagna continua ad ampliare il proprio ambito di applicazione e la sua portata, accogliendo 10 nuovi arrivati nel 2025: l’Austria, la Bulgaria, l’Italia, i Paesi Bassi e la Romania si aggiungono ai 21 Stati membri dell’UE già aderenti, ossia Belgio, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania,
Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. Tre nuovi Paesi in fase di preadesione, Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo (*) e Turchia, si aggiungono al Montenegro in qualità di aderenti a #PlantHealth4Life, insieme alla Svizzera.
[1] I territori d’oltremare dell’UE comprendono: Groenlandia, Aruba, Bonaire, Curaçao, Saba, Sint Eustatius, Sint Maarten, Polinesia francese, Terre australi e antartiche francesi, Nuova Caledonia, Saint-Barthélemy, Saint Pierre e Miquelon, e Wallis e Futuna.
(*) Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244 (1999) dell’UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo.
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