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L’EFSA pubblica un’ulteriore valutazione sul semicarbazide negli alimenti

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato un nuovo parere sulla presenza e i rischi associati alla sostanza chimica semicarbazide (SEM) negli alimenti. Questo parere fa seguito al precedente parere emesso nel 2003.

La presenza di SEM negli alimenti, compresi gli alimenti per i bambini, conservati in vasetti e bottiglie di vetro, inizialmente scoperta dall’industria, è ascrivibile alla degradazione dell’azodicarbonammide, l’agente schiumogeno presente nelle guarnizioni plastiche utilizzate per sigillare i coperchi di metallo con gli imballaggi di vetro. L’industria ha comunicato questa scoperta all’EFSA nel 2003 ed ha reso nota la sua intenzione di sviluppare guarnizioni utilizzando un agente rigonfiante alternativo. Il gruppo di esperti scientifici AFC dell’EFSA* all’epoca rese noto che , pur essendo gli eventuali rischi per i consumatori di assai scarsa entità, il SEM dovrebbe essere rimosso dagli alimenti per bambini con la massima rapidità consentita dal progresso tecnologico. Il presente parere si basa su scoperte in base a cui il SEM si è dimostrato un cancerogeno debole nei topi ed esercita una debole attività genotossica (ovverosia suscettibile di danneggiare materiale genetico o DNA Molecola complessa a forma di catena che contiene il materiale genetico presente negli organismi viventi e in alcuni virus. Il DNA, abbreviazione di acido desossiribonucleico, è in grado di replicarsi e trasmette le istruzioni per formare tutte le proteine necessarie alla crescita e al mantenimento della vita) in vitro Metodo di ricerca che prevede la sperimentazione su cellule o tessuti estratti da organismi viventi. A partire dal quel momento, sono diventati disponibili nuovi studi che mostrano la mancanza di attività genotossica del SEM in vivo Metodo di ricerca che prevede la conduzione di esperimenti su singoli animali vivi o su popolazioni di animali vivi. Il gruppo di esperti ha concluso che le nuove informazioni riducono le preoccupazioni in merito al SEM e che la cancerogenicità Proprietà di una sostanza di favorire l'insorgenza di cancro nell'uomo o negli animali che vi sono esposti, alle concentrazioni di SEM riscontrate nel corso del 2003 e del 2004 negli alimenti conservati in barattoli e bottiglie di vetro, non appare preoccupante per la salute umana. Il varo di una direttiva CE che bandisce l’uso di azodicarbonammide nei materiali plastici utilizzati come materiali a contatto con gli alimenti**, che entrerà in vigore il 2 agosto 2005, dovrebbe eliminare tale fonte di SEM negli alimenti. Il gruppo di esperti ha anche concluso che altre fonti di minore importanza di SEM negli alimenti non costituirebbero oggetto di preoccupazione.

Il presidente del gruppo di esperti AFC, dott.ssa Sue Barlow, ha affermato: “Siamo compiaciuti per queste nuove scoperte che riducono le nostre preoccupazioni in merito alle esposizioni generalmente poco rilevanti al SEM derivanti dal confezionamento di alimenti e che confermano il nostro precedente parere in base a cui gli eventuali rischi, se esistenti, erano assai limitati. La rimozione della principale fonte di SEM negli alimenti ridurrà ulteriormente l’esposizione e contribuirà a consolidare la fiducia dei consumatori in tali alimenti, con particolare riguardo a quelli per bambini.”

A seguito del precedente parere dell’EFSA, la Commissione europea ha domandato all’EFSA di svolgere un più ampio esame della presenza di SEM negli alimenti e di valutare i possibili rischi associati ai livelli di esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo riscontrati nel regime alimentare. Nel suo nuovo parere, il gruppo di esperti AFC dell’EFSA ha identificato 5 possibili fonti di contaminazione o presenza di SEM negli alimenti. La fonte di gran lunga più importante è quella identificata nel primo parere dell’EFSA, ovvero il passaggio di SEM a certi alimenti conservati in vasetti e bottiglie di vetro chiusi con coperchi in metallo sigillati con guarnizioni di plastica, quali alimenti per neonati, marmellate, sottaceti, maionese e ketchup. Si è nuovamente confermato che gli alimenti per bambini costituiscono la più importante fonte di esposizione. Si è comunque anticipato che questa fonte di esposizione sarà presto eliminata mediante l’introduzione di una nuova tecnologia di sigillatura.

Qui di seguito si illustrano le altre quattro fonti meno significative di contaminazione SEM negli alimenti riscontrate dal gruppo di esperti:

  • utilizzo negli animali di nitrofurazone, un antibiotico veterinario illegale. Questo percorso di contaminazione dovrebbe essere raro a causa dell’applicazione delle normative UE attualmente vigenti.
  • Come sottoprodotto derivante dalla reazione di residui di prodotti a base di clorina, come candeggine a base di ipoclorito, a seguito della pulizia di materiale per alimenti, o dall’uso di ipoclorito nella produzione di additivi alimentari.
  • A seguito della decomposizione di azodicarbonamide, un agente migliorativo dell’impasto presente nella farina. Sebbene l’uso di azodicarbonamide come agente migliorativo dell’impasto non sia consentito nell’UE, il SEM può essere presente in quantità assai scarse in prodotti e coperture per panificazione, quali coperture alimentari a base di mollica di pane.
  • Livelli di fondo di SEM provenienti da fonti non ancora identificate od eventualmente naturali.

Il gruppo di esperti ha concluso che queste fonti contribuiscono in maniera assai poco rilevante all’assunzione di SEM.

*Gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari, aromatizzanti, coadiuvanti tecnologici e materiali a contatto con gli alimenti (AFC).

**Direttiva 2004/1/CE della Commissione che modifica la direttiva 2002/72/CE relativamente alla sospensione dell’uso di azodicarbonnamide come agente ringonfiante

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