Parere dell’EFSA sul benessere degli animali da laboratorio
Il gruppo di esperti scientifici sulla salute e il benessere degli animali (AHAW) dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato un parere su alcuni aspetti della biologia e del benessere degli animali da laboratorio. Il parere include raccomandazioni relative all’uccisione di animali da laboratorio con metodi umanitari e volte al miglioramento del benessere di alcuni invertebrati e loro feti. Suggerisce inoltre che alcune delle specie usate più di frequente nei laboratori siano allevate specificatamente per essere utilizzate negli esperimenti scientifici, poiché ciò accresce il benessere degli animali ed è esempio di buona prassi scientifica.
La Commissione europea ha chiesto all’EFSA di fornire un parere su taluni aspetti del benessere animale in vista della revisione della Direttiva europea [1] sulla protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici. Uno dei principali aspetti trattati nel parere e nella relazione dell’EFSA è l’uccisione con metodi umanitari degli animali da laboratorio al termine dell’esperimento o nel corso di talune pratiche di laboratorio. Ai fini della salvaguardia e del miglioramento del benessere degli animali, il gruppo di esperti AHAW raccomanda che vengano praticati i metodi di uccisione più adeguati e umanitari possibili e fornisce alcune raccomandazioni specifiche.
È stato inoltre chiesto all’EFSA di stabilire se invertebrati e feti siano in grado di provare dolore, sofferenza, angoscia o danni durevoli. Secondo il gruppo AHAW ciò accadrebbe per taluni invertebrati e per feti all’ultimo stadio di sviluppo. Il gruppo di esperti scientifici raccomanda pertanto il miglioramento del benessere per talune specie di invertebrati [2] e per i feti nell’ultimo trimestre di gestazione [3].
È stato infine chiesto all’EFSA di proporre criteri chiave che consentano di stabilire se e quando gli animali da laboratorio debbano essere allevati appositamente per gli esperimenti (allevamento per sperimentazione) e di indicare quali specie soddisfino tali criteri. Il gruppo di esperti scientifici è del parere che le specie usate più di frequente nei laboratori debbano continuare ad essere allevate a tale fine, con solo alcune giustificate eccezioni. L’allevamento a fini di sperimentazione rappresenta un’alternativa migliore all’impiego di animali domestici o selvatici, produce esemplari più adatti agli esperimenti scientifici, riducendo di conseguenza il numero di animali necessari, e migliora il benessere degli animali.
Herman Koëter, direttore esecutivo facente funzione dell’EFSA, ha commentato: “Sono molto lieto che il nostro gruppo di esperti abbia formulato un’opinione dettagliata su un argomento difficile e delicato come il dolore e l’angoscia negli animali da laboratorio. Questo lavoro dimostra che l’EFSA ha la competenza necessaria per fornire pareri scientifici su tutti gli aspetti del benessere animale”.
Durante la fase di elaborazione del parere l’EFSA coinvolto nel processo le organizzazioni interessate, offrendo loro la possibilità di fornire un contributo scientifico e suggerire nominativi di esperti scientifici indipendenti che partecipassero ai lavori preparatori della relazione.
Il gruppo di esperti scientifici ha formulato il proprio parere esclusivamente sulla base di prove scientifiche, senza tenere in considerazione gli aspetti di carattere etico, socioeconomico, di sicurezza umana, culturale e religioso.
L’EFSA fornisce consulenza scientifica in tema di sicurezza degli alimenti e dei mangimi sulla base dei più recenti e comprovati studi scientifici, alcuni dei quali sono il frutto di esperimenti condotti su animali. L’EFSA si occupa anche di salute e benessere degli animali, soprattutto degli animali produttori di alimenti. L’EFSA sta elaborando una politica proattiva per quanto riguarda il benessere degli animali, tesa a stimolare l’adozione di approcci di valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio che incoraggino la riduzione, l’affinamento (per esempio, migliorando la qualità della vita e contenendo la sofferenza) e, se possibile, la sostituzione della prassi dell’utilizzo di animali da esperimento. Questo lavoro sarà svolto in conformità con sani principi scientifici e senza compromettere l’integrità delle procedure di valutazione del rischio dell’EFSA e l’elevata qualità scientifica del suo lavoro.
[1] La direttiva 86/609/CEE si propone di migliorare i controlli sull’impiego degli animali da laboratorio, promuovere lo sviluppo e l’approvazione di metodi di sperimentazione alternativi e fissare standard minimi per l’alloggio e la cura degli animali nonché per la formazione del personale.
[2] Ciclostomi (lamprede e missine), cefalopodi (ottopodi, calamari, seppie, nautiloidi) e crostacei decapodi (aragoste, granchi, gamberi, ecc.).
[3] Il gruppo di esperti scientifici specifica che questo periodo protetto potrebbe essere persino anticipato, nel caso venisse scientificamente provato che il feto prova dolore, angoscia o subisce un danno durevole.
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