L’EFSA valuta il possibile rischio per la salute dei bambini derivante dalla presenza di nitrato negli ortaggi a foglia
Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui contaminanti (CONTAM) ha pubblicato una dichiarazione sui possibili effetti acuti del nitrato sulla salute dei lattanti e dei bambini nella prima infanzia che consumano spinaci e lattuga. Il gruppo di esperti conclude che i livelli di nitrato presenti in questi ortaggi non destano timori per la salute della maggior parte dei bambini. Rileva, tuttavia, che i lattanti e i bambini di età compresa tra 1 e 3 anni che consumano grandi quantità di spinaci con elevati tenori di nitrato possono talvolta raggiungere un livello di assunzione al quale non è possibile escludere un rischio di metaemoglobinemia[1], una condizione patologica che riduce l’ apporto Quantitativo di una sostanza (nutritiva o chimica) assunto da una persona o un animale attraverso la dieta di ossigeno all’ organismo Essere vivente come l'uomo, gli animali, le piante e i microbi (per esempio, batteri, virus). Il gruppo di esperti fornisce inoltre consulenza alla Commissione europea in merito ai tenori massimi di nitrato negli ortaggi a foglia.
Questa dichiarazione integra il parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio espresso dall’EFSA nel 2008, nel quale il gruppo di esperti CONTAM confrontava rischi e benefici dell’ esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo ai nitrati contenuti negli ortaggi. In seguito a tale parere, la Commissione europea ha chiesto all’EFSA di fornire ulteriori informazioni sui potenziali effetti acuti del nitrato sulla salute dei lattanti e dei bambini nella prima infanzia.
Il nitrato è naturalmente presente negli ortaggi e si trova a livelli particolarmente elevati negli ortaggi a foglia quali lattuga e spinaci. Nell’organismo umano il nitrato viene convertito in nitrito che, ad alti livelli, può provocare metaemoglobinemia.
Sulla base dell’analisi di nuovi dati più particolareggiati sul consumo alimentare ora disponibili per i bambini[2], il gruppo di esperti conclude che i livelli di nitrato nella lattuga non destano timori per la salute dei bambini; tuttavia, i lattanti e i bambini di età compresa tra 1 e 3 anni che consumino in una giornata grandi quantità di spinaci (oltre 200 g) potrebbero essere esposti a livelli elevati di nitrati. In questi casi, il gruppo di esperti ritiene che per alcuni bambini nella prima infanzia non sia possibile escludere l’eventualità del rischio di metaemoglobinemia. Inoltre raccomanda che i bambini con infezioni gastrointestinali batteriche non consumino spinaci poiché tali infezioni, comportando una più elevata conversione di nitrato in nitrito, aumentano il rischio di metaemoglobinemia. Il gruppo di esperti indica che una conservazione non corretta degli ortaggi a foglia cotti (ad esempio, ortaggi conservati a temperatura ambiente per periodi prolungati) può ugualmente indurre la conversione del nitrato in nitrito. Inoltre, la conversione del nitrato in nitrito risulta accelerata quando le verdure vengono passate.
Gli spinaci e la lattuga sono disciplinati dalla legislazione dell’UE che stabilisce i tenori massimi di nitrato negli alimenti. Il gruppo di esperti ha riscontrato che solo l’1% dei campioni di lattuga e il 5% dei campioni di spinaci testati superavano i tenori massimi attuali. In risposta alla richiesta della Commissione, il gruppo di esperti rileva che una sostituzione delle deroghe in vigore in alcuni Stati membri con tenori massimi lievemente più elevati di nitrato negli ortaggi a foglia avrebbe un impatto marginale sull’esposizione dei bambini della prima infanzia.[3]
[1] La metaemoglobinemia è chiamata anche “sindrome del bambino blu”.
[2] Il gruppo di esperti CONTAM ha preso in considerazione 45 000 risultati di analisi della presenza di nitrato negli ortaggi, inclusi 3 733 risultati presentati all’EFSA dal momento della pubblicazione del parere del 2008. I dati sui consumi alimentari utilizzati nella dichiarazione sono stati forniti dall’unità DATEX dell’EFSA che, in collaborazione con gli Stati membri dell’Unione europea, ha sviluppato di recente una banca dati sui consumi alimentari per i bambini dell’UE.
[3] Il Regolamento (CE) n. 1881/2006 della Commissione definisce i tenori massimi di nitrato negli spinaci e nella lattuga. Gli ortaggi coltivati nei paesi dell’Europa settentrionale tendono ad avere un tenore di nitrato più elevato, in conseguenza della ridotta esposizione alla luce solare. Per tenere conto delle condizioni di luce sfavorevoli durante certi periodi dell’anno in alcuni paesi (Belgio, Francia, Irlanda, Paesi Bassi e Regno Unito), a questi Stati membri è stata concessa una deroga temporanea al rispetto di tali livelli per spinaci e lattuga. Il gruppo di esperti ha ritenuto che la sostituzione delle deroghe nazionali con il tenore massimo suggerito di 3 500 mg/kg negli spinaci avrebbe un impatto marginale sull’esposizione dei bambini al nitrato.
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