Parere dell’EFSA sul rischio di introduzione della rabbia in Regno Unito, Irlanda, Svezia e Malta in conseguenza dell’abbandono dei test sierologici
Il gruppo di esperti scientifici sulla salute e il benessere degli animali (AHAW) dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha raccomandato il mantenimento della vaccinazione antirabbia come requisito fondamentale per il movimento di animali domestici tra gli Stati membri. Ogni misura aggiuntiva dovrebbe essere correlata alla sussistenza della rabbia nella popolazione Comunità di persone, animali o piante della stessa specie di animali domestici nel paese in cui questi hanno abitato antecedentemente alla prima vaccinazione. Tali misure dovrebbero essere commensurate al livello di rischio di infezione.
Il gruppo di esperti scientifici sulla salute e il benessere degli animali (AHAW) dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato oggi una valutazione del rischio Campo specialistico della scienza applicata che comporta la disamina di dati e studi scientifici per valutare i rischi associati a determinati pericoli. Si articola in quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione e caratterizzazione del rischio di introduzione della rabbia in Regno Unito, Irlanda, Svezia e Malta in conseguenza dell’abbandono dei test sierologici che misurano gli anticorpi contro la rabbia. Attualmente questi Stati membri applicano ulteriori misure protettive nazionali, per un periodo transitorio che terminerà nel luglio 2008. Tali misure consistono perlopiù in un test da effettuare dopo la vaccinazione[1], in associazione ad un tempo di attesa prima dell’ingresso. Nella sua valutazione scientifica, il gruppo AHAW dell’EFSA ha valutato la possibilità di abbandonare il test sierologico senza che aumenti il rischio di introduzione della rabbia in questi paesi. La valutazione del rischio è stata richiesta dalla Commissione europea al fine di fornire assistenza nella preparazione di una relazione destinata al Parlamento europeo e al Consiglio sulla necessità di mantenere il test sierologico.
Il gruppo AHAW raccomanda l’uso di vaccini antirabbia autorizzati in conformità con le condizioni di impiego approvate come requisito fondamentale per il movimento di animali domestici tra tutti gli Stati membri. Raccomanda inoltre di adattare le ulteriori misure protettive al livello di rischio appropriato nel seguente modo:
a) il test sierologico non offre alcuna garanzia aggiuntiva di protezione dalla rabbia nel caso di animali provenienti da paesi, Stati membri inclusi, con un numero di casi di rabbia riferiti alla popolazione di animali domestici[2] poco significativo i quali entrano in Stati membri anch’essi con un numero di casi di rabbia poco significativo
b) una vaccinazione seguita da una seconda dose Esatto quantitativo di una sostanza (per esempio una sostanza chimica o un nutriente) somministrata, consumata o assorbita da un singolo organismo, popolazione o ecosistema di vaccino[3] o un test sierologico assicureranno piena sicurezza di protezione ed elimineranno il rischio che gli animali domestici si infettino qualora entrino in Stati membri con un rischio di rabbia non trascurabile
c) un certo tempo di attesa può essere utilizzato per ridurre il rischio di trasmettere la rabbia da animali domestici che incubano la rabbia al momento della prima vaccinazione. Laddove sia necessario un tempo di attesa superiore ai 100 giorni, si potrebbe in aggiunta somministrare una seconda dose di vaccino o effettuare un test sierologico
Il testo completo della relazione è disponibile sul sito web dell’EFSA all’indirizzo:
[1] Test sierologico che misura gli anticorpi contro la rabbia (un valore di 0,5 UI/ml o superiore è attualmente l’unica misura disponibile di una risposta immunitaria che conferisce protezione contro la rabbia)
[2] Dato un limite di rischio accettabile di 1 animale domestico infetto ogni milione di animali domestici per anno, ciò escluderebbe Lituania, Lettonia, Estonia, Romania, Repubblica slovacca e Polonia. Per ulteriori dettagli sulle stime della prevalenza, cfr. la figura 2-4 del parere
[3] Considerate le 4-6 settimane successive alla prima vaccinazione necessarie per eliminare il rischio che nell’animale vaccinato non siano raggiunti i titoli anticorpali necessari dopo la prima dose. Si raccomanda ai produttori di eseguire gli opportuni studi di ricerca per raccogliere dati a supporto della somministrazione di due dosi di vaccino.
Atti scientici di riferimento
Per contattarci
EFSA Media Relations Office
Tel. +39 0521 036 149
E-mail: press [at] efsa.europa.eu (Press[at]efsa[dot]europa[dot]eu)
(Solo se siete membri della stampa)
Servizio "Ask a Question"
Avete una domanda sul lavoro dell'EFSA? Contattate il nostro servizio "Ask a Question"!