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Aspartame

L’aspartame è un edulcorante artificiale a basso contenuto calorico, circa 200 volte più dolce dello zucchero. Si presenta come una polvere bianca e inodore.

In Europa ne è autorizzato l’uso come additivo alimentare Sostanza aggiunta deliberatamente agli alimenti o alle bevande per ragioni tecnologiche (per esempio, per conservare, aromatizzare, colorare o conferire a un alimento una particolare consistenza). Gli additivi alimentari non vengono solitamente consumati da soli né vengono impiegati come tipici ingredienti dei cibi. in una varietà di prodotti quali bevande, dolci e dessert, prodotti lattiero-caseari, gomme da masticare, prodotti a basso contenuto calorico e per il controllo del peso, nonché come edulcorante da tavola.

Nell’UE la presenza di aspartame nei prodotti alimentari deve essere dichiarata sull’etichetta, come per tutti gli additivi alimentari, indicandone il nome o il relativo numero E (E 951).

L’edulcorante e i suoi prodotti di degradazione sono autorizzati per il consumo umano da molti anni sulla base di approfondite valutazioni della sicurezza.

Nell’Unione europea tutti gli additivi alimentari autorizzati anteriormente al 20 gennaio 2009 devono essere sottoposti a una nuova valutazione della sicurezza da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).

L’aspartame (E 951) è stato uno dei primi additivi alimentari ad essere sottoposto a una nuova valutazione da parte dell’EFSA nel 2013.

Notizie recenti

Gli scienziati dell’EFSA stanno attualmente valutando ex novo la sicurezza di due additivi alimentari correlati all’aspartame, ossia il sale di aspartame-acesulfame (E 962) e il neotame (E 961), prendendo in considerazione tutti i nuovi dati che potrebbero essersi resi disponibili dopo l’ultima valutazione da parte dell’EFSA o del comitato scientifico europeo dell’alimentazione umana.

Il sale di aspartame-acesulfame (E 962) è una miscela dei due dolcificanti aspartame (E 951) e acesulfame K (E 950), mentre il neotame (E 961) è una sostanza chimicamente correlata prodotta a partire dall’aspartame.

Tutti i nuovi studi pertinenti sull’aspartame che potrebbero essersi resi disponibili dopo la pubblicazione del parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio. dell’EFSA sull’aspartame nel 2013 saranno presi in considerazione e integrati nella valutazione del sale di aspartame-acesulfame (E 962).

Nell’ambito della nuova valutazione del sale di aspartame acesulfame (E 962) l’EFSA aggiornerà anche la valutazione dell’ esposizione alimentare Misurazione finalizzata alla valutazione del rischio del quantitativo di una sostanza assunto da una persona o un animale tramite la dieta, che viene intenzionalmente aggiunta o è casualmente presente nella dieta stessa (per esempio una sostanza nutritiva, un additivo o un pesticida). dell’aspartame.

Tappe fondamentali

  1. 2021

    Giugno

    L’EFSA individua la necessità di disporre di ulteriori dati per la sua nuova valutazione del sale di aspartame-acesulfame (E 962) e del neotame (E 961), tra gli altri edulcoranti.

  2. 2020

    Giugno

    L’EFSA pubblica un invito a presentare dati sui livelli di utilizzo dell’aspartame (E 951) e/o dati analitici in alimenti e bevande destinati al consumo umano nel contesto della nuova valutazione in corso del sale di aspartame-acesulfame (E 962).

  3. 2019

    Maggio

    L’EFSA chiede alle parti interessate ulteriori informazioni in merito alla caratterizzazione delle dimensioni delle particelle delle sostanze utilizzate come additivi alimentari. Sono stati inoltre richiesti dati per il sale di aspartame-acesulfame (E 962).

  4. 2018

    Gennaio

    L’EFSA pubblica un invito a presentare dati sul livello di utilizzo e/o sulla concentrazione degli additivi alimentari negli alimenti e nelle bevande destinati al consumo umano (lotto 7).

  5. 2017

    Giugno

    Nell’ambito della sua nuova valutazione, l’EFSA pubblica un invito a presentare dati tecnici e tossicologici sugli edulcoranti autorizzati come additivi alimentari nell’UE. Tra gli edulcoranti da sottoporre a nuova valutazione vi è il sale di aspartame-acesulfame (E 962).

  6. 2013

    Dicembre

    L’EFSA pubblica una valutazione completa del rischio associato all’aspartame, concludendo che l’aspartame e i suoi prodotti di degradazione sono sicuri per la popolazione Comunità di persone, animali o piante della stessa specie. generale (compresi neonati, bambini e donne in gravidanza).

    La dose giornaliera ammissibile Stima della quantità di una sostanza presente negli alimenti o nell'acqua potabile che può essere assunta quotidianamente per tutta la vita senza rischi apprezzabili per la salute. In genere è espressa in milligrammi della sostanza per chilogrammo di peso corporeo al dì e si applica a sostanze chimiche quali additivi alimentari, residui di pesticidi e farmaci veterinari. ( DGA Abbreviazione di dose giornaliera ammissibile, ovvero stima della quantità di una sostanza presente negli alimenti o nell'acqua potabile che può essere assunta quotidianamente per tutta la vita senza rischi apprezzabili per la salute. In genere è espressa in milligrammi della sostanza per chilogrammo di peso corporeo e si applica a sostanze chimiche quali additivi alimentari, residui di pesticidi e farmaci veterinari.) di 40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (mg/kg di peso corporeo/die) è considerata idonea a tutelare la popolazione generale. Si stima che l’ esposizione Concentrazione o quantitativo di una particolare sostanza che viene assorbito da un individuo, una popolazione o un ecosistema con una specifica frequenza nell'arco di un determinato lasso di tempo. dei consumatori all’aspartame sia ben al di sotto di questa DGA.

    La DGA non è tuttavia valida per i pazienti affetti da fenilchetonuria, una patologia che richiede la stretta osservanza di una dieta a ridotto tenore di fenilalanina (un aminoacido che forma le proteine e che è presente in molti cibi).

    Nell’appendice A del parere scientifico figurano i criteri di selezione delle modalità con cui si è tenuto conto dei dati scientifici nella nuova valutazione dell’aspartame.

  7. Gennaio e aprile

    L’EFSA tiene una consultazione pubblica in merito al suo progetto di parere scientifico sulla sicurezza dell’aspartame, a cui fa seguito una riunione con le parti interessate per discutere i riscontri ricevuti.

  8. 2012

    Luglio

    L’EFSA lancia un invito a presentare dati sull’acido acetico 5-benzil-3,6-diosso-2-piperazina (DKP) e su altri prodotti di degradazione dell’aspartame.

  9. 2011

    Settembre

    L’EFSA pubblica l’elenco degli studi scientifici ricevuti a seguito di un invito a presentare dati, tra cui i 112 documenti originali sull’aspartame che erano stati trasmessi a sostegno della richiesta iniziale di autorizzazione dell’aspartame in Europa all’inizio degli anni Ottanta.

  10. Maggio

    La Commissione europea chiede all’EFSA di anticipare la nuova valutazione dell’aspartame, che originariamente avrebbe dovuto essere completata entro il 2020, nell’ambito della nuova valutazione sistematica di tutti gli additivi alimentari autorizzati nell’UE anteriormente al 20 gennaio 2009.

  11. 2009

    Gli esperti dell’EFSA valutano le conclusioni sulla cancerogenicità dell’aspartame nei ratti e stabiliscono che non vi sono indicazioni che l’aspartame sia genotossico o cancerogeno e che non vi è motivo di rivedere la DGA di 40 mg/kg di peso corporeo al giorno per l’aspartame.

  12. Febbraio

    L’EFSA conclude che due pubblicazioni sui dolcificanti artificiali non offrono elementi tali da indurre a riconsiderare precedenti valutazioni della sicurezza dell’aspartame o di altri dolcificanti attualmente autorizzati nell’UE.

  13. 2006

    Dopo aver valutato uno studio a lungo termine sulla cancerogenicità dell’aspartame, gli esperti dell’EFSA concludono che non vi è alcuna necessità di sottoporre a revisione la DGA per l’aspartame di 40 mg/kg di peso corporeo al giorno.

Ruolo dell'EFSA

 

In relazione agli additivi alimentari quali gli edulcoranti, l’EFSA ha tre compiti principali:

  • valutare la sicurezza di nuovi additivi alimentari o di nuovi impieghi proposti di additivi alimentari esistenti prima che ne sia autorizzato l’uso nell’UE.
  • Sottoporre a una nuova valutazione tutti gli additivi alimentari il cui uso era stato autorizzato nell’UE prima del 20 gennaio 2009.
  • Rispondere alle richieste ad hoc della Commissione europea di sottoporre a revisione alcuni additivi alimentari alla luce di nuove informazioni scientifiche e/o di mutate condizioni d’uso.

Nell’ambito delle sue valutazioni della sicurezza degli additivi alimentari, l’EFSA stabilisce, ove possibile (ossia quando sono disponibili sufficienti informazioni scientifiche), una DGA per ciascuna sostanza.

La DGA è la quantità di una sostanza che le persone possono consumare quotidianamente nel corso della loro vita senza un rischio apprezzabile per la salute.

Le DGA sono generalmente espresse in milligrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (mg/kg di peso corporeo/die). La DGA può applicarsi a un additivo specifico o a un gruppo di additivi con proprietà simili.

In caso di nuova valutazione di additivi precedentemente autorizzati, l’EFSA può confermare, modificare o ritirare una DGA esistente a seguito di una revisione di tutte le prove disponibili.

La Commissione europea e le autorità nazionali decidono quali additivi alimentari possono essere utilizzati negli alimenti e a quali livelli, garantendo che i consumatori rimangano al di sotto della DGA stabilita dall’EFSA.

Quadro UE

A norma del regolamento (CE) 1333/2008, l’EFSA è tenuta a sottoporre a nuova valutazione tutti gli additivi alimentari autorizzati nell’UE anteriormente al 20 gennaio 2009.

Come per altri additivi alimentari che devono essere sottoposti a nuova valutazione, tutti i dati forniti per ciascun additivo alimentare dopo l’ultima valutazione dell’EFSA o del comitato scientifico dell’alimentazione umana, raccolti attraverso inviti a presentare dati o un esame della letteratura scientifica aggiornata, sono verificati sulla base degli attuali requisiti scientifici.