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La resistenza agli antimicrobici

Gli antimicrobici, ne sono un esempio gli antibiotici, sono sostanze usate per eliminare microrganismi o per interromperne la crescita e proliferazione. Sono comunemente usati in medicina umana e veterinaria per curare un ampio ventaglio di malattie infettive.

La resistenza agli antimicrobici Capacità dei microrganismi di crescere in presenza di sostanze specificamente progettate per distruggerli; per esempio, in seguito a un preoccupante uso eccessivo degli antibiotici, alcune infezioni umane sono ora resistenti agli antibiotici. (AMR) è la capacità dei microrganismi di resistere ai trattamenti antimicrobici. L’uso scorretto o l’abuso di antibiotici sono considerati le cause della crescita e della diffusione di microorganismi resistenti alla loro azione, con conseguente perdita di efficacia Corretto funzionamento di qualcosa rispetto a standard predefiniti o alle aspettative. delle terapie e gravi rischi per la salute pubblica. Un noto esempio di batterio che ha sviluppato la capacità di resistere a più antibiotici è lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (Meticillin-resistant Staphylococcus aureus, in breve MRSA).

I batteri resistenti possono diffondersi attraverso varie vie. L’AMR, se insorge in batteri zoonotici presenti in animali e cibi, può persino compromettere l’efficacia delle terapie delle malattie infettive nell’uomo.

In ambito di sicurezza alimentare i responsabili delle politiche devono tutelare i consumatori dai rischi connessi alla filiera alimentare e attuare le migliori misure di controllo per ridurre tali rischi. Gli scienziati e i valutatori del rischio stanno esaminando i fattori che possono favorire lo sviluppo di batteri resistenti agli antimicrobici negli alimenti e negli animali, allo scopo di fornire adeguata consulenza scientifica alle istanze decisionali.

Notizie recenti

L’EFSA e l’ECDC pubblicano l’annuale rapporto scientifico congiunto “The European Union Summary Report on Antimicrobial Resistance in zoonotic and indicator bacteria from humans, animals and food in 2020/2022”.

Il rapporto segnala come si osservi di frequente nell'uomo e negli animali una resistenza dei batteri Salmonella e Campylobacter agli antimicrobici di uso comune. La resistenza contemporanea a più antimicrobici di importanza primaria per l'uomo è invece rilevata solitamente a livelli bassi in vari Paesi, eccezion fatta per alcuni tipi di Salmonella e Campylobacter coli.

Sul tema l'EFSA ha pubblicato diversi strumenti di comunicazione interattiva:

 
 
 
 

Visualizzate i dati mediante il nostro strumento di visualizzazione dati “Resistenza agli antimicrobici in Europa”.

La resistenza agli antimicrobici in Europa
Consultate l'infografica interattiva

Tappe fondamentali

  1. 2024

    Gennaio

    L'EFSA pubblica una relazione su un progetto di ricerca, da essa finanziato, sull'uso degli antibiotici per la protezione delle piante. La relazione evidenzia lacune nei dati, elementi critici di resistenza e misure alternative per il controllo dei batteri fitopatogeni.

  2. 2022

    Ottobre

    L’EFSA pubblica un parere scientifico in cui si valuta il rischio di diffusione della resistenza agli antimicrobici (AMR) tra pollame, suini e bovini durante i trasferimenti tra allevamenti o ai mattatoi. Il parere descrive i principali fattori di rischio, le misure di attenuazione e le lacune riscontrate nei dati.

  3. Marzo

    L'OCSE, l'ECDC, l'EFSA e l'EMA presentano la nota informativa congiunta "Resistenza agli antimicrobici nell'UE/EAA: risposta in termini di salute unica globale" (PDF) alla presidenza francese del Consiglio dell'UE. La nota, che include dati sul consumo di antibiotici da parte dell’uomo e sull’impiego negli animali da produzione alimentare, propone soluzioni politiche e sottolinea l'importanza della cooperazione tra discipline, settori e Paesi diversi.

  4. 2021

    Ottobre

    Gli esperti valutano le concentrazioni nei mangimi per animali da reddito di antimicrobici derivanti da  contaminazione crociata Processo per il quale microbi vengono involontariamente trasferiti da una sostanza o da un oggetto a un altro, con effetti nocivi. che non determinano sviluppo di batteri resistenti. Valutano inoltre i tenori di antimicrobici che abbiano un effetto di promozione della crescita o di aumento della resa. In un  parere scientifico Documento scientifico che comprende: valutazioni del rischio su questioni scientifiche generiche; valutazioni di una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio di un prodotto, una sostanza o un'indicazione; o l'esame di una valutazione del rischio. si descrive in dettaglio  la metodologia usata e si esprimono conclusioni e raccomandazioni di carattere generale, mentre 12 pareri riportano il risultato della valutazione eseguita su 24 sostanze. È stata inoltre indetta una consultazione pubblica sulla metodologia usata per la valutazione.

  5. Giugno

    L'EFSA, l'EMA e l'ECDC pubblicano il loro terzo studio congiunto inter-agenzia sull'analisi integrata dei dati sul consumo di antibiotici e sullo sviluppo di resistenza agli antimicrobici in Europa (2016-2018). Gli esperti concludono che l'uso di antibiotici è calato ed è ora più basso negli animali da produzione alimentare che nell'uomo.

    Gli esperti dell'EFSA valutano il ruolo degli ambienti di produzione degli alimenti nell’insorgenza e diffusione dell'AMR.  Individuano le fonti principali di batteri e geni AMR anche se i dati correnti non consentono di quantificare il contributo specifico di ciascuno di essi a questa questione  di natura mondiale.

  6. 2017

    Ottobre

    L'EFSA, l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) stabiliscono una serie di indici per aiutare gli Stati membri dell'UE a valutare i progressi compiuti nella riduzione dell'uso degli antimicrobici.

  7. Gennaio

    L'EFSA, l'ECDC e l'EMA pubblicano per la prima volta un’analisi integrata dei dati tratti da uomo e animali. Vi si conclude che l'uso di alcuni antimicrobici negli animali e nell'uomo è associato a resistenza.

  8. Dal 2011

    L'EFSA e l’ECDC compilano congiuntamente una relazione sull’AMR in batteri zoonotici che interessano uomo, animali e alimenti. Tale relazione annuale costituisce un importante contributo ai lavori in corso a livello europeo ed è di ausilio alla Commissione europea in quanto propone misure per combattere l’AMR.

  9. 2009

    Novembre

    L'EFSA, l'ECDC, l'EMA e il Comitato scientifico della Commissione europea per i rischi sanitari emergenti e di nuova individuazione (SCENIHR) pubblicano congiuntamente il parere joint scientific opinion on AMR focused on infections that can be transmitted to humans from animals and food (i.e. zoonotic diseases) in cui è trattato il tema delle infezioni che possono essere trasmesse dagli animali e dagli alimenti all’uomo (ovvero le malattie zoonotiche).

  10. Marzo

    L’EFSA valuta lapericolosità per la salute pubblica del batterio Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) in animali e alimenti. Conclude che la presenza di MRSA riferita negli allevamenti rappresenta soltanto una piccola percentuale di tutte le infezioni da MRSA segnalate nell’UE, con differenze significative da Paese a Paese.

  11. 2008

    Aprile

    Gli esperti dell'EFSA esaminano in che modo il cibo può diventare un veicolo per la trasmissione all'uomo di batteri resistenti e formulano raccomandazioni per prevenirne e controllarne la trasmissione. L’EFSA pubblica inoltre ulteriori istruzioni per il monitoraggio armonizzato dell’AMR in Escherichia coli e nei batteri del genere Enterococcus in animali e alimenti.

  12. 2007

    L’EFSA pubblica istruzioni per il monitoraggio armonizzato della resistenza agli antimicrobici in due importanti batteri zoonotici (Salmonella e Campylobacter) in animali e alimenti.

Come si può ridurre l'impiego di antimicrobici negli animali adibiti alla produzione di alimenti?
Consultate l’infografica interattiva

Ruolo dell'EFSA

 

L’EFSA fornisce ai gestori del rischio consulenza e supporto scientifico indipendenti in relazione ai rischi per la salute umana e animale derivanti dalla eventuale comparsa, diffusione e trasmissione di AMR nella filiera alimentare e negli animali. Nei suoi studi sull’antibiotico-resistenza l’EFSA adotta un approccio integrato che implica il coinvolgimento di parecchi dei suoi gruppi scientifici e unità, poiché tale fenomeno è fonte di preoccupazione per l’intera catena alimentare.

In tale attività l’EFSA opera in stretta collaborazione con altre agenzie dell’UE competenti in materia come il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Agenzia europea per i medicinali (EMA).

Monitoraggio e analisi della resistenza agli antimicrobici nella filiera alimentare

L’EFSA controlla e analizza la situazione relativa all’AMR in alimenti e animali in tutta l’Europa. L'Autorità è coadiuvata in ciò dalla Rete per i dati sul monitoraggio sulle zoonosi, rete paneuropea composta da rappresentanti nazionali e organizzazioni internazionali che assistono l'EFSA raccogliendo e condividendo informazioni sulle malattie zoonotiche nei rispettivi Paesi.

Alla luce dei dati raccolti dagli Stati membri dell’UE, l’EFSA pubblica, in collaborazione con l’ECDC, l’annuale relazione sintetica dell’Unione europea sulle infezioni zoonotiche, sui focolai di origine alimentare e sull’AMR, ove si illustra l’andamento della situazione in Europa. L’EFSA pubblica inoltre relazioni sulle indagini di riferimento circa la prevalenza di resistenza agli antimicrobici nell’UE in specifiche popolazioni di animali (per esempio nei suini) e fornisce orientamenti alle autorità nazionali per quanto concerne lo svolgimento di attività di controllo e segnalazione.

I gruppi di esperti scientifici dell’EFSA analizzano le relazioni annuali e formulano raccomandazioni per misure di prevenzione e riduzione.

Valutazioni del rischio e raccomandazioni

I gruppi di esperti scientifici dell’EFSA valutano i rischi di resistenza agli antimicrobici e forniscono consulenza scientifica sulle opzioni di monitoraggio su richiesta dei gestori del rischio o di propria iniziativa.

Tale attività include valutazioni del rischio condotte dal gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici per quanto riguarda la resistenza agli antimicrobici nella filiera degli alimenti e dei mangimi e l’importanza per la salute pubblica della presenza di MRSA negli animali e negli alimenti, con particolare riguardo al tipo specifico di MRSA riscontrato negli animali destinati alla produzione di alimenti. Il gruppo di esperti scientifici sugli additivi, prodotti o sostanze usati nei mangimi valuta la sicurezza degli additivi usati nei mangimi per animali, tra cui i rischi correlati all’antibiotico-resistenza nel caso siano coinvolti microrganismi.

Quadro UE

Per contrastare la resistenza agli antimicrobici occorre un approccio olistico Approccio alla valutazione del rischio che tiene conto delle complessità delle situazioni della vita reale. e multisettoriale che coinvolga diversi settori (medicina umana, medicina veterinaria, ricerca, zootecnia, agricoltura, ambiente, commercio e comunicazione).

Nel giugno 2017 la Commissione ha adottato il Piano d'azione sanitario unico dell’UE contro l’AMR, come richiesto dagli Stati membri nelle conclusioni del Consiglio del 17 giugno 2016. Si basa sul piano d'azione del 2011, sulla sua valutazione, sui commenti ricevuti in merito a una tabella di marcia della Commissione europea sull’AMR nonché su una consultazione pubblica.

Sono in vigore diverse misure di gestione del rischio Gestione dei rischi individuati tramite la valutazione del rischio. Comprende la pianificazione, l'attuazione e la valutazione di qualsiasi azione conseguentemente intrapresa per proteggere i consumatori, gli animali e l'ambiente. per combattere l’AMR in rapporto alla catena alimentare. La legislazione UE sulle malattie zoonotiche veicolate da alimenti (malattie degli animali o infezioni trasmissibili tra gli animali e l'uomo) obbliga gli Stati membri a monitorare le tendenze della resistenza agli antimicrobici nelle zoonosi e in altri agenti che possono costituire una minaccia per la salute pubblica.

A livello internazionale i Paesi cooperano attraverso una task force intergovernativa sull’AMR che fa capo alla Commissione del Codex Alimentarius. L'UE e gli Stati Uniti hanno inoltre creato una task force transatlantica sulle questioni connesse all’AMR